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Mercoledì 05 Giugno 2013
Incontro sulle dispute teologiche
nella Valtellina del XVI secolo
Una tavola rotonda sugli scontri tra cattolici e riformati: ne parleranno al centro evangelico di cultura Floriana Valenti, don Augusto Bormolini e Carlo Papacella
Ne parleranno domani alle 18 nel corso di una tavola rotonda, Floriana Valenti, don Augusto Bormolini e Carlo Papacella, presso il Centro evangelico di cultura (Via Malta 16; sito web: sondrioevangelica.org). L'incontro è promosso dal Centro e dagli Amici della Biblioteca di Sondrio.
Non si tratterà di una sorta di celebrazione o di presa di distanza dell'/dall'"anno di Rusca"; al contrario, di una panoramica storico-teologica (per non specialisti) di un periodo travagliato per gli incontri (e scontri) fra le ormai due confessioni cristiane, la maggioritaria cattolico-romana e la riformata.
In quel tempestoso scorcio di fine secolo, i rapporti fra le due confessioni cristiane erano tesi, tanto che, dopo il cosiddetto Sacro Macello (1620), l'unica soluzione veramente praticabile parve essere il semplice ripristino in Valtellina dell'unica religione.
È in tale contesto di tensioni che vanno a collocarsi le tre dispute dottrinali di Sondrio, Tirano e Piuro negli anni 1592-1597: un riposizionamento di due espressioni di cristianità all'interno di sostanziali divergenze dottrinali. Un 'tema' a cittadina: il primato del papa (Sondrio), la divinità di Cristo (Tirano), il sacrificio della messa (Piuro) - il primo e il terzo decisivi, in quanto cause di una rottura epocale mai più ricomposta.
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