Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 10 Aprile 2016
Incontro sui furti. Ma chi vuole le ronde ha disertato la serata
L’amministrazione di Talamona ha invitato i vertici dei carabinieri a parlare ai cittadini.
Occhi puntati sulla sicurezza a Talamona. Venerdì sera il sindaco Fabrizio Trivella, insieme con gli assessori Lucica Bianchi, Andrea Luzzi, l’agente di polizia locale Giovanni Ruffoni, il comandante dei carabinieri di Sondrio Claudio De Leporini e il luogotenente Antonio Sottile hanno presentato al pubblico una serata dal titolo “Sicurezza delle nostre abitazioni, controllo del territorio per la prevenzione dei furti”.
Un’assemblea aperta alla popolazione voluta dall’amministrazione comunale di Talamona per riflettere e informare su «un fenomeno che negli ultimi tempi ha ingenerato un vero e proprio allarme sociale», ha spiegato il primo cittadino. Sebbene dall’inizio dell’anno a Talamona si sia verificato un solo tentato furto, come ha avuto modo di certificare il luogotenente Sottile, la problematica negli ultimi mesi ha fatto parlare. Anche sui social network, dove i talamonesi avevano avanzato la proposta delle ronde, poi delle passeggiate di controllo organizzate per tenere sotto osservazione vie e piazze. Intanto, venerdì sera il popolo di fecebook è stato il grande assente, «dimostrando - le parole di Trivella - come sia facile manifestarsi dietro a un pc o a un telefono e poi evitare il confronto dal vivo, peccato perché abbiamo relatori autorevoli i cui consigli potevano diventare patrimonio di tutti».
A proposito delle ronde quali strumento per contenere il fenomeno dei furti, Trivella ha ribadito la sua contrarietà, mentre il comandante De Leporini ha ricordato come la sperimentazione dei controlli cittadini, «attuati circa tre anni fa anche in provincia», sia stato fallimentare. «Le ronde possono essere organizzate secondo i limiti di legge - ha precisato - ma l’esperienza in zona ha causato più che altro intasamenti della centrale operativa per segnalazioni a casaccio. Ritengo sia più efficace restarsene a casa, controllare i movimenti sospetti nel vicinato e allora sì segnalarli prontamente al numero unico di emergenza 112».
I rappresentanti dell’Arma hanno fornito una serie di consigli utili ai cittadini in tema di prevenzione dei furti nelle case, «reati che rispetto a qualche anno fa sono aumentati»; dal dotarsi di difese passive (dalla porta blindata sino alle sbarre alle finestre), all’evitare di invogliare l’ingresso dei ladri (oro o contanti nei cassetti o certificare gli spostamenti sui social network). Hanno poi sfatato leggende metropolitane come l’utilizzo di narcotici da per sedare le vittime, «i mal di testa o malesseri riscontrati dai derubati sono frutto di stress psicologici a causa dell’abitazione violata». La serata è stata occasione per la giunta Trivella di aggiornare sulla presenza di un sistema di videosorveglianza composto da una rete di 10 telecamere, oltre a una postazione fissa; una telecamera mobile per il monitoraggio temporaneo di luoghi sensibili e una fototrappola funzionante a batteria. Ottomila euro sono destinati per un suo potenziamento.
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