Incidenti sul lavoro, i numeri in provincia di Lecco

Nel 2024 i dati relativi agli infortuni sul lavoro denunciati in provincia di Lecco sono in crescita del +1,6%. Aumentano i controlli di Ats Brianza nelle aziende

Nella provincia di Lecco (e Monza Brianza, visto che fanno parte della stessa Ats) gli infortuni denunciati e riconosciuti sono diminuiti nel 2021, ultimo anno monitorato con precisione dal database, e, com’era atteso in relazione alla ripresa della produttività, in Lombardia con numeri superiori alla media europea, si è avuto un incremento degli infortuni riconosciuti senza mezzo di trasporto.

A Lecco si è registrato un più 30,5 per cento con gli infortuni che sono passati da 2.059 a 2.398, (a Monza da 4.151 a 6.101, +39,29%), con una riduzione significativa degli infortuni gravi (i dati vengono dai flussi registrati da Inail e Regione). Per il 2023 abbiamo a disposizione solo i dati relativi agli infortuni denunciati, con una riduzione nelle due province delle stessa entità ovvero a Lecco il calo è stato del 20,26 per cento mentre a Monza del 19,76 per cento.

E per il 2024 sono disponibili i dati degli infortuni denunciati relativi al periodo gennaio-marzo che evidenziano un incremento su base regionale dell’1,4%, declinato diversamente nella due province: più 1,6% nella provincia di Lecco, e meno 8,4% nella provincia di Monza e Brianza. Nel registro regionale degli infortuni mortali nel 2024 è stato iscritto un infortunio sul territorio di Monza; mentre nel 2023 sono stati registrati 3 infortuni mortali nella provincia di Lecco e 1 nella provincia di Monza.

Su scala nazionale, sia il numero egli infortuni che i tassi infortunistici, sono in diminuzione costante dal 2000 al 2019, con un picco incrementale nel 2020, ovviamente correlato agli infortuni Covid-19, ma poi, con la ripresa della produzione industriale sono tornati a salire per poi assestarsi. Ats Brianza ha appena ricevuto una menzione speciale per la sua attività ispettiva fatta con i droni sui cantieri e nei luoghi di lavoro. Come a dire: l’attività di controllo è sempre più stringente e anche tecnologica. Ma, purtroppo, gli infortuni sul lavoro non mancano.

Francesco Genna, direttore della struttura prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (sc Psal) di Ats Brianza definisce i numeri come molto importanti per la descrizione del fenomeno infortunistico e la programmazione dell’attività ispettiva. “Molti infortuni – spiega Genna - sono prevedibili e prevenibili, non certo agendo sul fattore scatenante l’infortunio (determinante), ma bensì promuovendo una politica aziendale che alzi delle barriere a tutti i livelli del processo lavorativo; ciò per impedire che un evento causale si inneschi come una freccia attraverso i buchi delle barriere preventive che sono state alzate, consentendo alla causa di determinare un evento lesivo. Affrontare in maniera sistemica la sicurezza significa che, sia il datore di lavoro, che i lavoratori e gli altri soggetti della prevenzione, devono passare attraverso un cambio di paradigma. È necessario far crescere il bisogno di sicurezza. Non basta la conoscenza della regole, della legge, non è nemmeno sufficiente la sanzione come deterrente”.

Non a caso Ats Brianza ha recentemente conquistato una menzione speciale nell’edizione 2024 del premio “Innovazione digitale in Sanità” della school of management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osd (osservatorio sanità digitale) che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della sanità digitale in Italia.

Da alcuni anni ormai l’attività di vigilanza viene proficuamente associata a un’attività di assistenza e sostegno alla imprese, soprattutto con i cosiddetti piani mirati di prevenzione (Pmp). Sul territorio Ats manda soprattutto tecnici della prevenzione, ma anche medici del lavoro, assistenti sanitari, chimici, ingegneri, che lavorano sinergicamente in team multi-professionale.

Sono circa 60 gli operatori della sc Psal e la direzione sta provvedendo ad assumere in questi giorni altri 10 tecnici della prevenzione. Il grande lavoro svolto è evidente da questi numeri: dall’inizio dell’anno sono stati effettuati 2.386 controlli e 911 ispezioni riguardanti 712 aziende, di cui 24 aziende agricole e 497 aziende edili; i cantieri ispezionati sono stati 377, di cui 53 con esito sfavorevole.

Per il contrasto agli infortuni sono attivi tre Pmp: uno denominato “Sicurezza macchine” e due riguardanti la prevenzione dei traumi maggiori, “Primo non morire aziende” e “Primo non morire edilizia”. Da gennaio sono state effettuate 59 inchieste per infortuni sul lavoro.

Entro il 30 di settembre verranno svolte 200 ispezioni aggiuntive in orario non convenzionale (fascia serale, sabato e domenica), riguardanti il settore edile, la logista e trasporto e imprese del settore manifatturiero con impiego prevalente di macchine operatrici.

Al progetto hanno aderito 21 tecnici della prevenzione su base volontaria, che saranno retribuiti attraverso l’impiego di una parte dei proventi delle sanzioni. Un’altra quota di questi proventi è stata reinvestita nel laboratorio interattivo di sicurezza (Lis), progetto ambizioso che prevede l’allestimento di uno spazio (al “Pirellino” di Lecco) destinato, almeno inizialmente, agli studenti dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grato ad indirizzo tecnico e professionali. Attraverso lo spazio teatrale, l’escape room, la realtà virtuale, si vuole realizzare una formazione diversa, informale e veicolata, oltre che dal canale cognitivo, da quello emozionale, cercando di creare in modo naturale il bisogno di sicurezza.

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