Incidente moto-bici, promessa del ciclismo in gravi condizioni

È Daniel Gianello il giovane investito sulla cantonale 29 mercoledì scorso. Era partito da Livigno per una seduta di allenamento

È una giovane promessa del ciclismo, tesserato per la Overall Tre Colli - team di Novi Ligure (Alessandria) che ha accompagnato diversi giovani al professionismo -, il ventiduenne rimasto gravemente ferito mercoledì poco dopo mezzogiorno lungo la strada cantonale 29 del Bernina. Daniel Gianello, originario di Cumiana (Torino), era impegnato in una seduta di allenamento partita da Livigno con il compagno di squadra Nicolò Ponti, rimasto illeso, quando si è scontrato frontalmente con un motociclista, che ha invaso la sua corsia mentre effettuava una manovra di sorpasso di un’automobile.

Gravi condizioni

Sbalzato sull’altro lato della carreggiata, il giovane ciclista è stato inizialmente soccorso dalle guardie di confine in servizio al vicino valico doganale di La Motta, fino all’arrivo dell’ambulanza del Centro sanitario Valposchiavo, i cui operatori hanno poi continuato a prestare assistenza medica d’urgenza a Gianello, che ha dovuto essere rianimato.

Una volta stabilizzato, il ciclista è stato elitrasportato dalla Guardia aerea di soccorso svizzera (Rega) all’Ospedale regionale civico di Lugano, dove è arrivato in condizioni critiche. Dopo diverse trasfusioni e un’operazione d’urgenza per ridurre un edema celebrale, Gianello è stato sottoposto a risonanza magnetica per individuare tre fratture alle vertebre, mentre già evidenti erano una frattura a una gamba e un significativo edema polmonare. Operato per ridurre le fratture vertebrali nella notte tra mercoledì e giovedì, il ciclista è rimasto in condizioni critiche. Poi venerdì i sanitari hanno riferito circa la «stabilizzazione della funzionalità cardiovascolare e la positiva risposta ai farmaci». Fino a ieri - ma ogni ora è decisiva - il giovane continuava a essere stabile e non sono sorte nuove complicazioni. Da sabato è alimentato attraverso una sonda.

Sintetici nel fornire informazioni essenziali e puntuali sullo stato di salute di Daniel Gianello, i compagni di squadra hanno chiesto nei giorni scorsi rispetto per i familiari del giovane ciclista. E non si sono trattenuti dall’esprimere una riflessione sul grave incidente. «In tanti - hanno scritto - siamo stufi di vedere telai di biciclette accartocciati, basta un minuto in più».

Lo sfogo della società

Dalla Overall Tre Colli è giunto un invito a «rallentare un po’ tutti, arrivare dove si può senza inseguire il tempo, che non si può fermare». Perché «la strada è di tutti e in molti sono stanchi di dover continuare a ribadirlo e a richiedere misure serie e urgenti per permettere a chi pedala di sentirsi sicuro e tutelato da chi su quella stessa strada guida». E se «spesso erroneamente tendiamo a definire come la causa di questi incidenti una macchina o una moto», ci si dimentica - secondo la squadra di Gianello - «che alla guida dei mezzi ci siano persone, le quali hanno la capacità di scegliere se aspettare un minuto in più valutando la situazione di sicurezza o non farlo. Ne abbiamo abbastanza dei telai accartocciati come palline di carta».

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