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Mercoledì 10 Aprile 2013
Inchiesta sulla sanità
Gianola resta in carcere
L'accusa di corruzione non è decaduta e i giudici del Tribunale del Riesame di Milano hanno ritenuto sussistere le ragioni che lo hanno condotto a San Vittore
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Stando all'ordinanza di carcerazione Gianola avrebbe accettato la promessa di una tangente da 500mila euro per l'appalto (da quasi nove milioni) bandito dall'azienda sondriese per digitalizzare i referti. Gli viene anche contestato di aver intascato 5mila euro, fatto quest'ultimo chiarito da colui che lo ha inguaiato.
Secondo gli avvocati di Gianola non ci sarebbero i presupposti per una misura cautelare, e neppure quelli del reato contestato al manager, ma evidentemente le ulteriori indagini depositate dal Pm non hanno deposto a favore di Gianola a cui ora non resta che presentare ricorso in Cassazione oppure fare istanza di un nuovo interrogatorio o di revisione della misura cautelare.
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