Cronaca
Martedì 26 Giugno 2018
Inchiesta sulla Cardiologia
Il S.Anna: «Ci siamo mossi subito»
La nota dell’ospedale sulle criticità del reparto riportate in un dossier interno
L’ospedale Sant’Anna, ieri, ha inviato un comunicato in merito all’inchiesta interna aperta sul reparto di Cardiologia, indagine raccontata dal nostro quotidiano in questi giorni.
Questo il testo delle precisazioni dell’azienda ospedaliera.
“Il quotidiano La Provincia di oggi, lunedì 25 giugno, nell’approfondimento sulla Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, utilizza titoli che possono suscitare un allarmismo nella cittadinanza. All’Azienda preme sottolineare la qualità del lavoro svolto in un presidio che è un punto di riferimento importante per un vasto bacino d’utenza.
L’Asst si riserva inoltre di valutare la proposizione di una denuncia contro ignoti per la diffusione di atti coperti dal segreto d’ufficio che ha procurato allarme nella popolazione e un danno all’immagine dell’ente.
L’Azienda si è attivata tempestivamente per analizzare la situazione di criticità interna al settore cardiologico. Sono stati organizzati audit clinici, predisposti piani di miglioramento procedurale e effettuate rilevazioni del clima aziendale.
Poiché il nostro ospedale è un presidio per intensità di cure, il nuovo Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (Poas) ha inteso ulteriormente valorizzare i percorsi di emergenza – urgenza dei malati cardiologici con particolare riguardo alle procedure emodinamiche. Inoltre, l’Azienda ha voluto focalizzare l’attenzione sui punti chiave del processo di cura del paziente che accede al Quartiere interventistico per interventi in ambito cardiovascolare con la predisposizione di procedure specifiche.
I nostri Uffici hanno anche accolto alcune rilievi del personale che non hanno, allo stato attuale, trovato riscontri disciplinarmente rilevanti.
L’Azienda ha anche ritenuto opportuno istituire un organismo ispettivo, costituito anche da soggetti esterni per garantire terzietà ed oggettività, e avvalersi, in questo percorso ancora in itinere, di consulenze di carattere medico-legale”.
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