Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 29 Giugno 2016
Inchiesta in alpeggio sui contributi Ue
Sette denunce tra gli agricoltori
Operazione transumanza, l’ha chiamata la Gdf che ha passato al setaccio i bandi per accedere ai contributi: in quattro hanno percepito indebitamente 109mila euro, altri tre denunciati per truffa
Contributi europei per l’agricoltura, aperta un’inchiesta. Sono sette i soggetti denunciati per aver percepito indebitamente circa 275mila euro di contributi europei. L’operazione, denominata “Transumanza” è stata condotta dalla Tenenza della guardia di finanza di Chiavenna.
Al termine di un’indagine nata da diversi servizi compiuto dagli uomini delle fiamme giallea partire dal 2014 è arrivata la chiusura del cerchio. Centinaia di dati incrociati e di persone sentite hanno portato a svelare quello che sarebbe un quadro di illeciti abbastanza vasto. L’operazione conclusa in questi giorni avrebbe evidenziato un danno per l’erario di oltre 200 mila euro. Le indagini si sono concentrate su diversi bandi pubblici relativi all’erogazione di oltre due milioni di euro di contributi europei stanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale attraverso la Regione Lombardia e le Comunità montane per la manutenzione, la ricostruzione e il miglioramento dei sentieri montani, dei pascoli e degli alpeggi.
Nello specifico, le fiamme gialle hanno deferito alla Procura di Sondrio quattro cittadini, di cui tre imprenditori agricoli, per aver indebitamente percepito circa 109mila euro di erogazioni, denunciati anche tre imprenditori agricoli per truffa aggravata per aver indebitamente percepito circa 166mila euro di contributi europei non spettanti.
Si tratta di fondi per i quali non si avevano requisiti. Gli interventi per i quali erano stati richiesti risultano, infatti, eseguiti e, quindi, la catena dei controlli degli enti eroganti, Regione e Cm, non ha avuto problemi. Uno degli esempi di fallace o infedele dichiarazione riguardante i requisiti è, a titolo esemplificativo, il seguente: un soggetto proprietario o affittuario di una porzione di terreno da pascolo dichiarava di avere titolo su un’area molto più grande in seguito ad affitto verbale con i proprietari, anche se questo accordo non c’era mai stato. In questo modo otteneva molti più contributi rispetto a quelli spettanti.
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