Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 11 Novembre 2015
Incendio Baita del Mott, chiesta l’archiviazione
Conclusa l’indagine sul rogo che quattro anni fa distrusse il vecchio edificio di Madesimo. Non è stato possibile a risalire a chi appiccò il fuoco, intanto il piano di recupero è sfumato
Gli inquirenti lo dissero subito: incendio doloso. Ma per quanto gli investigatori si siano dati da fare, nessun responsabile è stato individuato. Morale: il fascicolo relativo al rogo che mandò in fumo la “Baita al mott”, nel cuore di Madesimo, verrà archiviato.
Ne farà richiesta nei prossimi giorni la Procura di Sondrio che a distanza di 4 anni dal fattaccio ha deciso di mettere la parola fine su quel brutto capitolo che ha tenuto banco per mesi a Madesimo. E non solo.
Le fiamme, appiccate ad arte - probabilmente utilizzando del combustibile, visto che furono trovate tracce di gasolio - si erano levate alte più di dieci metri nella notte tra il 18 e il 19 novembre del 2010, divorando tutte le parti in legno, compresa una stüa ritenuta di grande pregio.L’edificio ricadeva all’interno di un piano di recupero oggetto di un accordo tra privati e il Comune. Il progetto prevedeva - in cambio della realizzazione della completa copertura della pista di pattinaggio comunale -, il recupero volumetrico della vecchia costruzione e in aggiunta altri 4mila metri cubi fuori terra. Un progetto che poi si è arenato - ed è stato annullato dalla giunta di Madesimo - proprio in previsione dei tempi lunghi che l’inchiesta avrebbe comportato.
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