Inaugurare il by pass?

I sindaci contestano

Apertura del bypass di Cremeno con polemica. “Sciopero della fascia”: tutti e quattro i sindaci dei Comuni dell’altopiano si sono volutamente presentat , in segno di protesta senza indossare la fascia tricolore. «Non celebriamo ufficialmente una “pezza” viabilistica quando sono dodici mesi che qui vediamo i sorci verdi», hanno motivato la protesta i sindaci Pier Luigi Invernizzi di Cremeno, Andrea Ferrari di Barzio, Graziano Combi di Moggio e Roberto Combi di Cassina.
La bretella viabilistica ricongiunge i quattro Comuni dell’altopiano valsassinese e affianca un altro bypass, aperto in fretta e furia qualche settimana dopo la formazione della voragine causata dal crollo di un tombotto sotterraneo. Era il 28 luglio del 2014. Si può così tornare a viaggiare “tranquillamente” da una parte all’altra dei quattro paesi, e relative frazioni, senza fare il giro dell’oca dal fondovalle.

C’era anche il presidente del Bacino imbrifero montano, Cesare Galli, che ha contribuito alle opere del parziale ripristino della viabilità in questo tratto della strada provinciale crollato, per quarantamila euro. Nessun amministratore di Villa Locatelli - c’era l’ingegnere Angelo Valsecchi, capo dell’ufficio tecnico provinciale - e nemmeno rappresentanti della Regione. Anche se non fa i salti di gioia pensando al futuro, il sindaco di Cremeno non fa mistero di essere rincuorato: «Per ora va bene così - dice - siamo in piena estate e ringrazio la Provincia per avere finanziato l’opera del secondo bypass costata settantamila euro. Il primo lotto per la sistemazione del tombotto crollato, seppur in ritardo, l’ha finanziato la Regione».

Niente fascia ieri per fare capire bene a tutti «che, per noi, non finisce qui. Il secondo lotto, circa trecentomila euro, deve essere ancora finanziato. Prevede il completo interramento della voragine e la costruzione di una rotonda. Solo allora celebreremo con la fascia tricolore».