Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 02 Luglio 2021
In zona agricola non si edifica
Livigno frena le speculazioni
Livigno Attesa svolta dell’amministrazione Bormolini
Il Comune di Livigno pone un freno allo sfruttamento dei terreni agricoli. Nell’ultimo consiglio è stato stralciato l’80% del terreno edificabile in zona agricola, provvedimento che peraltro era nell’aria.
«Ora potranno costruire solamente i veri allevatori che vogliono fare dell’allevamento la loro attività principale - afferma soddisfatto l’assessore all’agricoltura del Comune di Livigno, Christian Pedrana -. Ci sono già dei progetti presentati e potranno procedere senza problemi. Per tanti anni abbiamo assistito alla nascita di società che avevano i requisiti per costruire in zona agricola, ma poi hanno trasformato le attività, dando vita a speculazioni. Ora con lo stralcio di gran parte delle aree edificabili in zona agricola abbiamo evitato che i soliti furbi ne approfittassero. Sono, invece, state tutelate quelle aziende che svolgono seriamente l’attività di allevamento, facendone una fonte primaria del reddito».
Una sterzata inevitabile da parte del Comune per bloccare un consumo del territorio non certo a favore dall’agricoltura, come troppo spesso era successo. Eppure l’ampia possibilità di costruire strutture agricole era partita da esigenze concrete e aveva nobili fini.
Ma la possibilità di poter costruire in zona agricola regolarmente concessa anche a chi inizialmente ha costruito la stalla, ma aveva altre finalità, ha portato al sorgere di strutture che non sono più stalle o solamente stalle, una situazione alla quale è stato possibile porre freno solo con lo stralcio delle aree edificabili.
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