Cronaca / Valsassina
Lunedì 12 Ottobre 2015
In trasferta tra le bombe
«State tranquilli, sto bene»
Il musicista Livio Gianola, di Premana, era ad Ankara per un festival
Dopo la strage il concerto è stato annullato in solidarietà con le vittime
Una telefonata al fratello Ferruccio, verso mezzogiorno di sabato, per avvisare che andava tutto bene.
Così Livio Gianola, affermato chitarrista di flamenco, ha tranquillizzato la famiglia a Premana di non spaventarsi quando avrebbero sentito alla tv della strage avvenuta alla stazione di Ankara, costata la vita a 128 persone (bilancio provvisorio del tardo pomeriggio di ieri) e ferito altre 500.
Con il suo quartetto
Gianola era nella città turca per partecipare al Festival internazionale di flamenco di Ankara.
Sabato sera avrebbe dovuto esibirsi nel Kemal Kurdas Salonu con il quartetto composto da Cristina Benitez, Stefano Lanza, Flaviano Braga e Francesco Perrotta ma l’evento è stato annullato e rinviato a data da destinarsi.
Lo conferma anche un messaggio twitter ufficiale che recitava così: «Annullati i concerti del 10 e 11 ottobre di #flamenkoankara in solidarietà con le vittime crudele attentato terroristico di #Ankara».
Livio Gianola è originario di Premana dove ci sono la mamma Caterina, i fratelli Ferruccio, Virgilio e Lucia e tutti gli altri parenti.
Prima che potessero apprendere dalle televisioni del terribile attentato che ha fatto una strage attorno alle 10 del mattino di sabato con le due violente esplosioni avvenute in pieno centro della città, Gianola che vive a Bergamo, si è messo in contatto con il fratello Ferruccio.
«Mi ha chiamato poco prima di mezzogiorno e mi detto che a loro non era capitato nulla e che stavano bene. Sentirete in televisione cosa è successo. - riferisce appunto il fratello – Questa mattina (ieri, ndr), attorno a mezzogiorno è partito da Ankara per tornare in Italia, facendo scalo ad Istanbul».
«La musica commuove»
Stesso messaggio rassicurante postato in Facebook sabato sera, attorno alle 18.30, ora italiana: «Il concerto di stasera ad Ankara è stato annullato causa il grave attentato avvenuto in città e posticipato ad altra data. Intanto voglio rassicurare tutti quelli che ci conoscono che stiamo tutti bene anche se tristi per l’accaduto».
Gianola non si è esibito al festival ma in un piccolo saloncino domestico davanti a pochi intimi.
Una serata surreale, arrivata alle 4 del mattino: «Nonostante ciò che è accaduto in giornata, stasera ho passato ad Ankara uno dei momenti più gratificanti da quando faccio questo mestiere. - ha scritto Gianola otto ore dopo - Nessun grande teatro, nessuna sala prestigiosa. È stato bellissimo vedere come con la musica si può far gioire e persino commuovere, creare empatia e trasformare degli sconosciuti in cari amici».
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