Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Febbraio 2017
In mostra i colori di una nuova umanità
Progetto “SOS Pianeta Terra” del FaiNei quadri di Roberta Musi l’arte anticipa i tempi e guarda verso l’utopia. Alla presentazione anche la voce del filosofo Luciano Valle con le sue riflessioni sulla necessità di una “ecosofia”.
«Ogni giorno facciamo scomparire dalle 50 alle 110 specie di animali, mentre ogni anno abbattiamo 13 milioni di ettari di foreste. Qualcosa nella modernità non ha funzionato e occorre iniziare un nuovo viaggio, perché se andiamo avanti così, la terra non ha grande futuro. Non parliamo di un aggiustamento o di una “incipriata”. Per la prima volta siamo di fronte a un momento importante della storia umana».
Ha lasciato tutti ammutoliti per la forza del messaggio e la decisione della sua oratoria Luciano Valle, presidente del Centro di Etica Ambientale di Bergamo, che all’inaugurazione della mostra di Roberta Musi, a conclusione del progetto “SOS Pianeta Terra” della delegazione di Sondrio del Fai, ha parlato di “Ecosofia e Nuovo Umanesimo”. La prima grande rivoluzione tocca alle nostre idee, secondo il filosofo che ha invitato ad abbandonare la tesi cartesiana per cui l’uomo debba diventare padrone del mondo. «Una bestemmia», l’ha definita. Infatti si vedono i risultati di questa «padronanza». Valle, da trent’anni, non utilizza più il termine “ecologia”, ma predilige “ecosofia” formato dalle parole di origine greca “dimora” (oikos) e “saggezza” (sophia). «Dobbiamo sviluppare un nuovo progetto dell’abitare - ha detto -. L’umanesimo antropocentrico ha fallito, ora ci vuole un umanesimo planetario, ovvero l’uomo in relazione con la terra. Nella modernità domina il concetto di uomo padrone, torniamo, invece, al pensiero dei greci, di Francesco d’Assisi o anche di Budda, per cui occorre re-imparare a dialogare. Nel mondo della ipertecnica, bisogna ispirare e alimentare la tecnica con i grandi valori della solidarietà cosmica che interessa noi e tutte le altre creature. È una rivoluzione mentale e culturale enorme».
Ma come costruire un uomo nuovo che possa costruire, a sua volta, un mondo nuovo? Valle parte dai ragazzi. «È possibile facendo passare il messaggio attraverso i giovani - ha risposto -. Lo dice chi di mestiere fa il professore e lavora con le scuole di tutti i gradi. Come presidente del Centro di Etica Ambientale sto formando 400 professori all’anno e 5mila giovani fra i 15 e i 17 anni. La mia proposta, di cui ho parlato anche con il sindaco di Sondrio, è di introdurre lo studio dell’etica ambientale nelle scuole superiori, un’ora al mese almeno».
Intanto nella sala Ligari, dove Valle è intervenuto, il pubblico era circondato dalla bellezza e da un messaggio di speranza costituito dai quadri della pittrice Musi che rappresentano bambini di diverse nazionalità che gustano un gelato. «L’arte anticipa i tempi - ha commentato Valle -. In questi dipinti vediamo un’umanità che non c’è ancora, un’utopia». Si pone, infatti, un messaggio etico la produzione di Musi, realizzata per Expo con colori ad acrilico. «Se dei bambini mangiano un gelato vuol dire che sono felici, che hanno una famiglia serena alle spalle che li coccola e che sta bene, non deve scappare da guerre e carestie - ha affermato l’artista -. Il mondo dovrebbe essere tutto per tutti. I volti sono tratti da fotografie di bambini che ridono, corrono, giocano, che ho adattato mettendo a loro in mano un gelato». A questa serie Musi ha aggiunto recenti opere che raccontano la storia del pane, l’importanza di avere cura della terra per godere dei suoi frutti. La mostra rimarrà aperta fino al 6 marzo da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30.
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