Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 11 Dicembre 2014
In azione anche i ladri acrobati: si arrampicano dalle grondaie
Svaligiato un appartamento al secondo piano in via Parolo. Rapinata anche una sala slot machine in pieno centro città.
Le forze dell’ordine lo ripetono senza sosta: il raggiungimento dell’obiettivo della sicurezza passa anche attraverso le precauzioni che ognuno può e farebbe bene a prendere per difendere la propria abitazione e i propri guadagni.
Certo, ma se la criminalità alza il tiro l’impresa comincia a farsi complicata.Ne sanno qualcosa il titolare della sala slot machine rapinato l’altra sera e gli abitanti dell’appartamento di via Parolo derubati lunedì pomeriggio. Il primo, che da anni gestisce la “Sala Vip”, sempre in via Parolo, si è trovato di fronte due persone a volto coperto e con due manici di piccone in mano. Impossibile tentare di resistere, molto meglio consegnare gli incassi senza opporre resistenza.
Tutto è successo in tarda serata, dopo che l’ultima cliente aveva lasciato il locale e i due se ne sono andati con quasi 12mila euro in contanti. Neanche ventiquattr’ore più tardi, e nelle stessa via, altro colpo. Un furto questa volta, ma di quelli che creano un certo allarme. Gli autori sono i cosiddetti ladri acrobati, quelli che , arrampicandosi su balconi e grondaie, sono capaci di raggiungere anche gli appartamenti dei piani alti. In questo caso l’alloggio preso di mira si trova al secondo piano.
I ladri, passati dal giardino del condominio che si trova in corrispondenza del sottopassaggio per via Maffei, hanno ben presto raggiunto il balcone del secondo piano, sostanzialmente incuranti del fatto che a quell’ora non era ancora nemmeno buoi.
A quel punto è stato sufficiente forzare una delle porte finestre ed entrare in casa. Arraffati i monili e i preziosi che hanno trovato nelle camere, i ladri, probabilmente in due, non hanno fatto altro che aprire la porta dall’interno e andarsene indisturbati, senza peraltro che nessuno avesse visto o sentito nulla.
Soltanto al rientro, nel tardo pomeriggio, i proprietari si sono resi conto dell’accaduto. Di entrambi i casi si occupa la Questura di Sondrio, che ha inviato sul posto anche la scientifica.
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