
Cronaca / Valchiavenna
Martedì 27 Settembre 2016
Imprese e istituzioni, divario da colmare
«Ci vogliono due mesi per essere ricevuti»
Vibrata protesta da parte degli artigiani della Valle del Mera che stigmatizzano la difficoltà dei rapporti con gli enti locali
Chiavenna
«Non possiamo aspettare due mesi per essere ricevuti dagli enti locali».
Alle proposte la categoria guidata da Andrea Lorenzini affianca una dichiarazione che esprime tutta l’amarezza determinata dall’assenza di comunicazione fra imprese e istituzioni. Il rischio, secondo gli artigiani, è che le risorse della strategia delle Aree interne vengano utilizzate pensando al consenso politico nel breve termine anziché a progetti di più ampio respiro.
«Gli amministratori pubblici hanno il diritto e il dovere di scegliere progettualità e priorità. Credo però che si debbano privilegiare i progetti di sistema che hanno un impatto su tutto il mandamento e non iniziative e progettualità sui singoli Comuni. Se – come pare – non intendono coinvolgere le categorie e i corpi intermedi del territorio commettono un errore. Le vicende amministrative di questi anni ci hanno insegnato che il potere è molto volatile e il consenso dei cittadini va conquistato giorno per giorno. Una classe amministrativa e politica che non apre le porte a chi come noi rappresenta interessi e sensibilità si dimostra miope e forse insicuro».
L’organizzazione di via De Giambattista lo chiarisce: non si tratta di sostituire le istituzioni con le piazze, ma secondo gli artigiani i rappresentanti dei settori trainanti non possono attendere due mesi per essere ricevuti dai rappresentanti degli enti locali. In particolare Lorenzini si riferisce alla richiesta inviata al municipio di Chiavenna a fine luglio.
«La facilità con cui avvengono cambi al vertice degli enti dovrebbe suggerire maggiore umiltà e disponibilità all’ascolto. Siamo amareggiati per il fatto che di fronte a un progetto con una forte dotazione finanziaria non sia stato coinvolto il mondo della piccola impresa». n nS. Bar.
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