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Venerdì 12 Aprile 2013
Imprese del terziario e hi-tech
Pesa la crisi, ma spiraglio di ripresa
Uno spiraglio di sereno nella crisi: un fatturato per molti aumentato nel 2012, per sei su dieci margini e dipendenti stabili per l'anno in corso, anche se resta alta la ricerca di personale specifico, qualifiche difficili da reperire sul mercato locale
SONDRIOUno spiraglio di sereno nella crisi: un fatturato per molti aumentato nel 2012, per sei su dieci margini e dipendenti stabili per l'anno in corso, anche se resta alta la ricerca di personale specifico, qualifiche difficili da reperire sul mercato locale. L'aspetto più negativo è rappresentato, invece, dall'aumento delle insolvenze da parte dei clienti: quasi la metà delle imprese (46%) rileva un aumento di crediti non pagati, contro il 25% di due anni fa.
Sono questi gli esiti di un'indagine congiunturale di Confindustria Sondrio sulle imprese del terziario avanzato i cui settori di attività spaziano dall'informatica alla consulenza, dalla comunicazione alle risorse umane fino al commercio e ai servizi professionali. E dalla quale non mancano comunque di emergere segnali anche di ottimismo.
La metà degli imprenditori ha dichiarato di aver aumentato il proprio fatturato nel 2012 e il 42% si aspetta un'ulteriore crescita per quest'anno. Di contro, il 15-20% ha sottolineato come le loro vendite si siano invece contratte.
Meno soddisfacenti sono i dati relativi ai margini di guadagno delle aziende: per il 31% delle imprese, infatti, i margini sono stati in calo l'anno scorso, mentre solo il 23% ha avuto un incremento dei profitti. Per quanto riguarda le prospettive di quest'anno, il 62% degli intervistati prevede margini stabili, ma il 19% teme ulteriori riduzioni dei propri profitti. Tra le 26 aziende interpellate, poi, praticamente la metà ha mantenuto i propri organici stabili l'anno scorso e si aspetta di fare lo stesso anche nel corso di questo 2013; il 33% degli imprenditori, poi, riesce anche ad assumere, ma di contro il 20% delle imprese riduce il proprio personale.
Le note più dolenti comunque arrivano dalla qualità dei crediti commerciali: il 46% delle imprese ha rilevato un aumento delle insolvenze da parte dei clienti, contro il 25% di due anni fa. Anche l'indice di fiducia delle aziende sta peggiorando, visto che un operatore su tre intravede un deterioramento delle prospettive, mentre solo il 20% si aspetta una ripresa delle attività.
Nonostante le difficoltà, comunque, le imprese del terziario avanzato continuano a investire sull'innovazione: il 64% degli intervistati ha infatti in corso progetti innovativi su varie tematiche come il web marketing, l'e-commerce, l'efficienza energetica, le risorse umane, il cloud computing e le applicazioni per il mobile.
Resta la difficoltà a reperire specifiche figure professionali, ancora difficili da reperire come i sales manager, gli ingegneri gestionali e soprattutto gli specialisti del web (web e graphic designer, copywriter e art director).
«Il quadro emerso dall'indagine - ha sottolineato Sergio Schena, confermato presidente del settore del Terziario avanzato per altri due anni insieme ai colleghi vicepresidenti Furio Ferrini (Computer Halley) e Fernando Grattirola (Credito Valtellinese) - è in chiaroscuro, ma preferiamo guardare agli aspetti positivi che certamente non mancano. Nella nostra provincia il settore dei servizi innovativi sta proponendo il suo percorso di crescita. Nonostante le difficoltà il territorio fa del proprio meglio per rimanere competitivo e in questo contesto è strategico disporre di un comparto forte e consolidato. Il cammino si è fatto più tortuoso, ma stiamo procedendo nella giusta direzione».
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