Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 17 Giugno 2015
Imposte sulla casa, caos nei pagamenti:
«Troppe differenze»
La Cgil contro la mancata semplificazione. «Le comunicazioni multiple hanno creato confusione». E così c’è anche chi ha pagato due volte lo stesso acconto.
Settantotto comuni, settantotto aliquote, settantotto modalità diverse di comunicare gli importi, o quasi. Il risultato: confusione più totale e un generale stato d’ansia tra i contribuenti in particolare tra le categorie più deboli e meno avvezze all’uso dei sistemi telematici.
Nell’ultimo giorno utile per il pagamento delle imposte sugli immobili - Tasi e Imu - la denuncia arriva dalla Cgil nella sua più ampia articolazione ovvero segreteria generale, Pensionati, Caf e Federconsumatori, l’associazione di tutela dei consumatori.
Partendo dal presupposto che la Tasi altro non è che «un’Ici camuffata per consentire ai Comuni di incassare qualche risorsa», il segretario generale Giocondo Cerri sottolinea il problema contingente ovvero «che anche quest’anno i cittadini insieme ai Caf stanno impazzendo per riuscire a stabilire con esattezza quanto pagare». La questione è sempre la stessa ed è legata all’incapacità di far seguire i fatti alle dichiarazioni d’intenti. «Si continua a parlare di semplificazione - sottolinea Cerri -, ma anche quest’anno in provincia ci ritroviamo davanti a 78 Comuni che hanno scelto aliquote e modalità differenti senza riuscire ad arrivare ad un sistema omogeneo e quindi generando confusione ed ansia nelle persone».
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