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Giovedì 22 Novembre 2012
Il vescovo di Lugano
«Basta frontalieri del sesso»
Monsignor Grampa tuona contro il governo ticinese. «Non trasformiamo il Cantone in un "casino" per i confinanti»
Leggi Comasco, Lecchese e Varesotto da dove proviene la gran parte dei clienti di night e postriboli piazzati strategicamente appena oltre frontiera. Alcuni dei quali a poche centinaia di metri dai valichi. Il vescovo, dalle pagine del "Corriere del Ticino", si è scagliato contro il fenomeno del sesso a pagamento.
«Non trasformiamo il Cantone in un "casino" per i confinanti», ha dichiarato.
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