Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 11 Settembre 2018
Il tango nel chiostro strappa applausi
Morbegno, il Festival che ha tenuto banco nel fine settimana ha richiamato appassionati da ogni dove. Grazie alla presenza di strepitosi ballerini e alla musica coinvolgente in molti si sono cimentati nella milonga.
L’auditorium e il chiostro di Sant’Antonio a Morbegno si sono trasformati sabato e domenica in una bella pista da ballo con pubblico e coppie danzanti arrivate da ogni dove per partecipare alla decima edizione del “Tango Festival” promossa dall’associazione culturale Serate Musicali di Ivana Zecca.
Il programma del Festival anche quest’anno è stato ricco e seguitissimo: dagli stage nella sala capitolare del Sant’Antonio, allo spettacolo/concerto “... E Tango sia!” con BossoConcept Ensemble e i ballerini, Romina Godoy e Pablo García, Loredana Sartori e Roberto Angelica che sabato sera ha registrato il pienone all’auditorium, quindi nel post concerto la milonga, condotta dal dj Massimo Zuffi di Tangovalioso, nel chiostro quattrocentesco e infine ieri le lezioni individuali e collettive a tema insieme con la prova pratica aperta a tutti e gratuita, condotta da Annalisa Libera. «Siamo davvero soddisfatti per la risposta a questa decima edizione - dice il direttore artistico Ivana Zecca, a conclusione della due giorni morbegnese -. Possiamo davvero dire oggi a voce alta di avere in Valtellina un Festival dove si respira a tutti gli effetti aria porteña. Tanto fa in questo senso il contatto diretto con la gente, il rapporto stretto con le persone ci permette di contribuire, ognuno di noi dal proprio ruolo, alla crescita e allo sviluppo del nostro comune tessuto sociale».
E aggiunge: «Il tango si è diffuso in Valtellina, lo abbiamo notato anche quest’anno: sono tornati a Morbegno parecchi amanti del ballo che si sono approcciati a questo genere grazie al Festival, alcuni di loro sono cresciuti sino a divenirne insegnati come Annalisa Libera. Si vede che l’anima del tango è contagiosa, il tango che è abbraccio, che è un dialogo senza parole tra persone desiderose di comunicare, che è aggregazione». Se n’è accorto chi sabato sera è entrato nel vortice del concerto-spettacolo che ha registrato meritatamente gli applausi dalla sala colma ai bravissimi ballerini e alla musica del BossoConcept Ensemble, cioè Ivana Zecca, clarinetto, Gino Zambelli, bandoneòn, Jorge A. Bosso violoncello, Paolo Badini contrabbasso e Michele Fedrigotti pianoforte.
Al Sant’Antonio la musica di Buenos Aires ha trovato terreno fertile, senso di appartenenza e la voglia di socializzare come ha dimostrato la milonga (che è genere musicale e al tempo stesso lo spazio fisico dove danzare) post concerto. Sul palco è piaciuta la performance dei quattro tangheri professionisti (Godoy e García hanno fatto parte della leggendaria compagnia Tangox2 di Miguel Angel Zotto ) che a Morbegno hanno portato gli ingredienti base del tango che è intenso, drammatico, proibito, sensuale ed elegante, che ad ascoltarlo o vederlo ballare viene la voglia di infilarsi un abito di paillettes e le scarpe da ballo per lasciarsi condurre in una danza che simula una storia d’amore.
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