«Il sistema scolastico resta un organismo solido che svolge un’azione efficace»

Così il presidente Mattarella nel suo intervento di questa mattina al Campus di Sondrio

Sondrio

E’ iniziata con il ricordo del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Sondrio che ha visto la partecipazione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. E si è conclusa con un vero e proprio bagno di folla, con numerosi studenti (e non solo) che hanno ottenuto un selfie con il presidente della Repubblica prima che lasciasse Sondrio. Mattarella ha firmato numerose bandierine tricolori e lasciato la Valle tra gli applausi.
«Il nostro sistema scolastico - ha sottolineato il presidente nel suo intervento - resta, grazie all’impegno e alla dedizione dei suoi docenti, un organismo solido, che svolge un’azione lodevole, spesso davvero efficace, di educazione e di istruzione, affrontando, al contempo, problemi impegnativi quali quelli dell’integrazione di ragazzi stranieri e della specifica attenzione ai portatori di disabilità». «La scuola italiana deve mantenere la sua fondamentale funzione di garantire a tutti pari condizioni di partenza».
«Dobbiamo costantemente tendere al meglio - ha sottolineato - senza accontentarci di quello che abbiamo: la scuola italiana ha alcune carenze e problemi da superare, come quello della sicurezza e della adeguata qualità degli edifici e delle aule. E’ certamente apprezzabile la decisione del governo di stanziare ulteriori e importanti cifre per la messa a norma degli edifici scolastici, ma l’auspicio condiviso è che il piano proceda con la massima celerità e la massima efficacia possibile».Tra i temi affrontati anche quelli del bullismo: «Un problema sociale di vaste proporzioni, la risoluzione non può essere posta esclusivamente sulle spalle della scuola. La lotta contro il bullismo diventa davvero efficace, quando i testimonial di essa siete voi stessi cari ragazzi». «La scuola deve saper portare la propria etica civile nella realtà della comunicazione immediata e globale. Il web, la rete, i social sono un grande spazio di libertà e di comunicazione per i giovani». Il presidente della Repubblica ha invitato i giovani a reagire «all’arroganza dei bulli» con «forza tranquilla». Per combattere questo fenomeno è necessario, ha aggiunto, un «grande patto» tra scuola, famiglia, forze dell’ordine, magistratura e altre componenti della società.

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