Il sindaco di Merate Salvioni difende
l’intitolazione del parco di via Allende
alla memoria delle Madri costituenti

«Scelta bipartisan, che dovrebbe unire e non dividere». Così il sindaco Mattia Salvioni giudica la decisione della sua giunta di intitolare alle 21 Madri Costituenti il parco di via Allende, trasformato in bosco didattico grazie a Silvio Berlusconi. «La nostra idea - afferma, replicando alle accuse di chi sostiene che l’intitolazione sia stata condizionata dalla politica - è di procedere all’intitolazione del parco il prossimo 8 marzo. Riteniamo di volere dedicare quel parco a donne che sono state significative non solo per Merate ma per tutta l’Italia, avendo fatto parte della Costituente». Prima che la scelta della giunta meratese diventi effettiva occorrerà attendere il via libera della prefettura, che dovrà esprimersi entro 120 giorni. Nel caso in cui a Lecco il prefetto dovesse avallare la proposta, a marzo ci sarà la pubblica cerimonia.

Secondo Salvioni la scelta di intitolare quell’area a Silvio Berlusconi o a Rosa Bossi, madre dell’ex premier, non avrebbe avuto senso. «Per quello che riguarda la madre di Berlusconi, avremmo faticato a trovare una motivazione che la legasse alla nostra città. Quanto poi all’ex premier, è vero che quel parco è stato realizzato grazie alla sua generosità. È stata un’operazione senz’altro bellissima. Tuttavia, non è obbligatorio che a un’operazione di quel tipo segua poi l’intitolazione di uno spazio».

Il primo cittadino respinge le accuse delle minoranze che gli rimproverano di avere assunto la decisione senza un confronto o un passaggio in commissione. «È stato così anche in passato», afferma Salvioni. Che osserva l’intempestività della minoranza a pretendere un’intitolazione ora che siede sui banchi dell’opposizione, avendo avuto il tempo di farlo quando governava la città. «Se davvero ci tenevano, potevano farlo a loro tempo».

La polemica, comunque, non si placa. Roberto Gagliardi, segretario lecchese di Forza Italia, spara a zero. «Spiace che ancora una volta abbiamo dovuto assistere ad una chiara azione politica selettiva, volta a disconoscere il valore e il contributo che il quattro volte Presidente del Consiglio ha devoluto alla cittadina del lecchese. Impegno che, invece, onestà politica ed intellettuale avrebbero dovuto portare ad omaggiare». Gli fa eco il segretario cittadino degli azzurri Nicola Piazza. « Forza Italia Merate reputa censurabile l’operato della maggioranza politica che governa Merate, che ha dimostrato con questo atto unilaterale una totale mancanza di rispetto delle più basilari regole della buona politica che comportano anche il democratico rispetto dell’avversario».

Deciso intervento anche della Lega. Il segretario cittadino Franco Lana stigamtizza la decisione della giunta che, «con un tratto deciso di penna, con una prova di forza a rimarcare il potere assunto sulla città, cancella questo gesto dovuto, di generosità e di riconoscenza, ed intitola il luogo secondo i suoi desiderata. Un atto che riteniamo di arroganza e prepotenza mai visti nel passato recente».

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