Cronaca / Lecco città
Giovedì 04 Febbraio 2016
Il sindacato e la Riva Acciaio
«Puntiamo sulla formazione»
In programma a Milano un vertice con i responsabili del gruppo
La Uilm: «Vanno attivati piani di riqualificazione per i 27 operai in cassa»
È in calendario martedì 23, alle 11, a Milano l’incontro tra i sindacati dei metalmeccanici (Fiom-Fim e Uilm) e la direzione del gruppo Riva Acciaio. Il confronto verterà sulle prospettive del gruppo. E ci sarà anche spazio per parlare dei dipendenti dello stabilimento di Annone Brianza che, dal primo ottobre, ha cessato l’attività.
Come spiega Enrico Azzaro, segretario generale della Uilm di Lecco, «dei 39 lavoratori che erano in organico a settembre, 27 sono in cassa integrazione straordinaria per un anno, mentre - continua il sindacalista - gli altri dodici hanno trovato un’altra soluzione lavorativa. A Milano, durante il confronto con la direzione del gruppo verificheremo se ci sono gli spazi per ricollocare in altri stabilimenti almeno una parte dei 27 lavoratori ora in cassa. D’altra parte, a settembre era stata assicurata la disponibilità di Riva Acciaio a dare la precedenza ai dipendenti di Annone nel caso in cui dovesse procedere ad assunzioni nell’unità di Caronno Pertusella».
Ricordiamo che ad Annone si producevano reti elettrosaldate per l’edilizia. Un’attività che negli ultimi anni ha subito le conseguenze della frenata nel settore delle costruzioni. Con riguardo ai 27 lavoratori in cassa integrazione straordinaria, Azzaro ricorda: «L’età media dei dipendenti di Riva Acciaio ora in cassa è di 52 anni. E sono lavoratori che hanno bisogno di un piano formativo che li renda spendibili su un mercato del lavoro che, per i segnali che abbiamo, resta comunque difficile. Bisognerebbe anche - conclude il segretario della Uilm - coinvolgere le istituzioni per dare una risposta ai lavoratori che a settembre, quando scadrà la cassa integrazione straordinaria, avranno una situazione contributiva prossima, ma non ancora sufficiente ad accedere alla pensione. Per questi lavoratori con uno sforzo delle istituzioni si può trovare una soluzione che li accompagni alla pensione. Mentre per i rimanenti bisogna preparare dei percorsi di riqualificazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA