Cara provincia
Martedì 23 Dicembre 2008
Il silenzio non raddrizza le cose storte
La gente non deve perdere il coraggio civile della denuncia
Cara Provincia,
sarà capitato a tutti noi, e più volte anche: chiami per fissare un appuntamento in un ambulatorio pubblico. Ti viene dato un orario che non viene quasi mai rispettato.
Anzi, spesso viene dato un orario uguale per tutti e quindi, se siete persone corrette, arrivate nell’orario giusto, il minimo che possa succedervi è di passare un paio d’ore in attesa.
Ma la cosa sconvolgente è che raramente qualcuno di noi si lamenta e va a reclamare, chessò al medico arrivato in ritardo o alla segretaria che prende gli appuntamenti: a me perlomeno in 41 anni non è mai successo di sentire qualcuno che protesta!
Quasi che facesse parte delle cose delle nostra vita che diamo per scontato, come dover lavorare o invecchiare. Ci pensavo l’altro giorno, mentre aspettavo il mio turno (da buona ottimista ero addirittura in anticipo e sono entrata pensando "magari entro prima...": due ore di attesa!).
E’ questa la cosa davvero sconvolgente, che dà da pensare: la nostra totale accettazione di situazioni simili, come quando siamo in fila in posta e vediamo gli impiegati che ridacchiamo tra loro e se la prendono comoda e magari ci irritiamo, ma subiamo la cosa come inevitabile.
Ilaria Mascetti
Quello che lei ci segnala è una pratica più o meno diffusa che ha qualcosa a che fare con la maleducazione. E poiché la maleducazione è un atteggiamento trasversale, credo che nessun ufficio possa dirsi immune. Non la circoscriverei quindi soltanto agli ambulatori pubblici.
Quanto all’atteggiamento della gente, è vero che spesso la rassegnazione ha il sopravvento. Si tace perché non si ha più voglia di fare discussioni, perché è diffusa la percezione che tutto sia inutile, perché c’è sempre il timore di rimetterci qualcosa. In realtà ci sono situazioni in cui il silenzio diventa la legittimazione del malcostume: allora l’unica cosa da fare è romperlo, esattamente come sta facendo lei.
Ebbene, noi siamo qua. Questa rubrica si è tolta, negli anni, molte soddisfazioni. Abbiamo sistemato parecchie pratiche, e contiamo di sistemarne ancora molte, in futuro. Ci attende una montagna di lavoro. Ma ad una condizione: che la gente la smetta di avallare con i suoi silenzi le cose che non vanno e non perda il coraggio civile della denuncia.
Pier Angelo Marengo
© RIPRODUZIONE RISERVATA