«Il semaforo non c’è e i rischi crescono»

Il comitato dei cittadini scrive al prefetto

I lavori al passaggio a livello di San Giacomo dovevano concludersi ieri

«Invece da tre settimane è tutto fermo e non è stata rifatta la segnaletica orizzontale»

Teglio

I lavori per la posa del semaforo lungo la statale 38, all’altezza del passaggio a livello di San Giacomo di Teglio si sarebbero dovuti concludere ieri, secondo le previsioni. Invece l’impianto semaforico ancora non si vede e la segnaletica orizzontale «non è stata rifatta come avrebbe dovuto essere fatto».

Non demorde il Comitato per la messa in sicurezza dell’incrocio di San Giacomo, guidato da Lucia Codurelli e Michele Murrone che ieri ha inviato una lettera – l’ennesima – al prefetto di Giuseppe Mario Scalia, per segnalare la lentezza dei lavori chiedendo un suo intervento .

«Dopo lunghissime attese – scrive Lucia Codurelli a nome del Comitato - il 4 maggio è stato aperto il cantiere. Sono iniziati i lavori per la costruzione di due aiuole per collocare i semafori e smistare il traffico proveniente da Teglio e dalla statale 38. Da tre settimane è tutto fermo. In attesa di cosa? È la domanda che tutti si pongono, visto che era stata indicata la data del 1° giugno come termine lavori».

A parte la questione del ritardo, Codurelli solleva quella della mancata sicurezza.« È evidente come questa situazione di “stallo”, abbia aumentato il grado di pericolosità dell’incrocio – sostiene -. La posa delle due aiuole avrebbe dovuto essere preceduta dal rifacimento della segnaletica orizzontale per regolare i flussi per svoltare nelle varie direzioni e permettere l’attesa di apertura delle sbarre in sicurezza. Mentre allo stato attuale, solo pochi cartelli di rallentamento e di lavori in corso sono stati posati ai bordi della carreggiata, soprattutto dall’arrivo di Tirano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA