Il ritorno di Forza Italia

Entusiasmo del territorio

Una sferzata di energia, un ritrovato entusiasmo, piuttosto che la testimonianza del fallimento del bipolarismo da una parte e della fusione di Forza Italia e Alleanza nazionale dall’altra.

Sono queste le analisi politiche all’indomani dell’annuncio del ritorno di Forza Italia da parte del suo fondatore e leader Silvio Berlusconi in provincia di Sondrio dove, in ogni caso, prevale l’entusiasmo.

«C’è stata Forza Italia, ci sarà Forza Italia! Si riparte. Sarà un nuovo viaggio con nuovi successi!» si legge sulla bacheca Facebook di Gianpietro Scherini, già onorevole forzista. Ma il primo ad esprimere grande soddisfazione è l’attuale coordinatore provinciale del Pdl, nonché assessore regionale, Maurizio Del Tenno. «È un passaggio importante - sottolinea - che porterà ad un nuovo scenario. È un grande progetto per il bene di tutti».

Contento del passaggio anche Filippo Rebai , giovane consigliere comunale del Pdl ma con un passato in An che legge nel ritorno a Forza Italia il fallimento del progetto nazionale di bipolarismo. «Quello che sta succedendo al Pdl - dice -, ma anche l’esperienza del Pd sono lì a dimostrare che il bipolarismo non funziona. La spinta è verso altro». Nello specifico verso Forza Italia «che -ancora Rebai -speriamo riesca a rilanciare l’entusiasmo tra gli iscritti, a far respirare ancora il clima del ’94». Quanto al fallimento del Pdl, Rebai si limita a dire «che nessuno vi si è mai sentito a casa propria».

Ma tra gli ex An c’è anche chi vive con grande rammarico la scelta di Berlusconi. «Quello che sta accadendo - è l’analisi di Pierangelo Bonetti -fa male perché dimostra come Fini abbia preso, autonomamente, una decisione a dir poco devastante: ha preso una macchina organizzativa pressoché perfetta e l’ha distrutta». Quanto al ritorno a Forza Italia Bonetti è convinto che servirebbe un cambiamento radicale, qualcosa di totalmente diverso, «perché - dice - tornare sui propri passi non serve. I tempi sono cambiati».