Il ritorno del lupo: lo scorso anno
ha colpito sette volte nel Lecchese

Complessivamente in Lombardia sono stati 115 gli episodi predatori, di cui 7 provocati da orso e i restanti 108 da lupo

Lupi predatori: lo scorso anno avrebbero colpito sette volte nel lecchese sbranando del bestiame o causando danni, questo stando agli indennizzi da parte di Regione in provincia di Lecco. Dati che si incrociano con i diversi presunti che si sono ripetuti negli scorsi mesi fra Morterone, Resinelli, San Grato (Vendrogno-Bellano), Monte Barro e monte di Brianza. Complessivamente in Lombardia sono stati 115 gli episodi, di cui 7 provocati da orso e i restanti 108 da lupo. In termini di importi, nel complesso sono stati liquidati indennizzi per 63.815 euro, di cui 4.965 euro per danni da orso ed i restanti 58.850 euro per danni da lupo. Il dato non è però da ritenersi definitivo in quanto per l’anno 2023 non è ancora stata conclusa l’istruttoria di 35 pratiche.

Durante l’anno sono stati rilevati in totale 961 segni di presenza della specie lupo, di questi 259 riguardano un dato certo e 702 riguardano un dato probabile confermato da esperto. Dai ci sarebbero 18 branchi di lupi che si aggirano in Lombardia e 7 coppie accertate, a cui aggiungere 3 branchi e una coppia ancora da confermare. I 15 branchi “certi” graviterebbero esclusivamente in Lombardia, mentre 6 si muovono sul confine con la Svizzera. Il lupo è segnalato sempre più anche in contesti di pianura. «Il controllo dei grandi carnivori in Lombardia è un tema non più procrastinabile - dice Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e presidente della commissione speciale per la valorizzazione e tutela dei territori montani -. La convivenza tra uomo e lupo, o uomo e orso, non è infatti priva di rischi, di costi e di responsabilità».

Ormai il lupo non sarebbe più solo in montagna ed in luoghi distanti dall’uomo. «Dopo che i numeri hanno dimostrato il moltiplicarsi in modo esponenziale della presenza dei lupi in Lombardia – prosegue Zamperini - come nel resto d’Italia, si deve passare a un piano efficace e strutturale di monitoraggio che preveda anche un contenimento preventivo».

Secondo il rapporto sui grandi carnivori in Lombardia, i segni di presenza dell’orso sul territorio regionale , lo scorso anno, sono stati in tutto 70, fra le province di Brescia, Bergamo e Sondrio.

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