Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 27 Marzo 2019
Il rispetto per gli altri: dal palco un messaggio lanciato ai ragazzi
Lo spettacolo all’auditorium Torelli gremito. Dito puntato contro i bulli e contro chi inquina l’ambiente. Riflessione sulla violenza alle donne e le foto osé sul web
Per celebrare la Giornata delle vittime innocenti delle mafie, l’istituto comprensivo di Chiesa Valmalenco e “Paesi Retici” di Sondrio, a ranghi riuniti, hanno affollato l’auditorium “Torelli” per seguire lo spettacolo della “Compagnia del Novecento” che ha focalizzato l’attenzione dei ragazzi sul senso del rispetto.
A irrompere nella quiete di un parco ecco giungere il primo esemplare umano che di rispetto per l’ambiente ne ha ben poco abbandonando cartacce e giornali dappertutto proprio mentre giungono due giovinastri scapestrati che ne combinano di tutti i colori , ma sono energicamente redarguiti da un’avveduta signora. Ed ecco allora gli oggetti prendere forma e parola per giudicare in videoproiezione i comportamenti incivili della razza umana, tra imprenditori spregiudicati che bruciano rifiuti tossici alla vigilia dei controlli mettendo a repentaglio la salute pubblica e quella della propria famiglia che per contrappasso subisce un incendio alle porte della casa di villeggiatura in Sardegna.
E un poveraccio senza tetto e senza più lavoro ma che non esita, però, a far comprendere ad una giovane donna un po’ superficiale il valore della vita e del rispetto, incorrendo in un pestaggio inopinato ad opera del nuovo arrivato che in lui ha visto “il diverso”. Emblematiche le scene della studentessa che si ritrova in Rete dopo un selfie un po’ troppo osé, e quella dei bulli di periferia che alla fine vengono inchiodati alla loro responsabilità grazie all’intervento di un insegnante. E per ultimo il passaggio incisivo sulla violenza sulle donne prede di una smania di possesso distruttivo. Un vero pugno allo stomaco.
Una giornata importante per la scuola Secondaria di I grado “Torelli” chiamata a riflettere sul vero senso del rispetto attraverso lo spettacolo della “Compagnia del Novecento”, ma soprattutto inaugurando poi la propria biblioteca a don Lorenzo Milani, l’apostolo della scuola di Barbiana.
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