Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 20 Gennaio 2016
Il pronto soccorso a pieno regime
Ogni anno una media di 8500 ingressi
Nonostante l’assenza di neve in quota gli ingressi in ospedale a Chiavenna non mancano. I dati del triennio parlano di un lavoro intenso. Attesi a giorni gli arredamenti delle nuove sale.
Poca neve uguale meno infortuni sulle piste, ma nonostante l’assenza di una parte considerevole degli appassionati di sport invernali, particolarmente soggetti a infortuni di varia entità, l’attività del pronto soccorso, inaugurato alla fine del mese di novembre e diretto da Carlo Marolda è iniziata con una media di oltre venti pazienti al giorno.
«Le condizioni meteorologiche hanno comportato l’assenza di un numero elevato di turisti sulle piste da sci e quindi la mancata necessità di una serie di prestazioni connesse allo sci alpino e alle discipline affini – premette Marolda -. Si è comunque mantenuto un afflusso medio di pazienti importante, con numeri significativi».
Le statistiche del triennio 2012-2014 dicono che il pronto soccorso accoglie ogni anno circa 8500 pazienti con un totale di 24mila prestazioni collegate a questi accessi. Una media di 320 persone viene trasferita in altri presidi, a cominciare da Sondrio o Sondalo.
«Nelle prime settimane di attività dopo il trasferimento nella sede attuale abbiamo registrato dai venti ai quaranta pazienti al giorno, con una media di oltre venti – aggiunge il medico -. Abbiamo mantenuto un trend significativo anche nell’ambito della centralizzazione dal nostro pronto soccorso all’ospedale del capoluogo valtellinese».
Il nuovo pronto soccorso è stato strutturato con una sala triage, dedicate ai rispettivi codici (verde, giallo e rosso) e la sala medica, ma anche due assolute novità: una zona rosa per le pazienti femminili e una per i bambini. E proprio da queste ultime due categorie di utenza arrivano risposte importanti secondo Marolda. «Ci sono varie tipologie di utenti, ad esempio pediatrici grazie a una specifica figura reperibile, mentre nell’ambito della ginecologia abbiamo il supporto stabile di un’équipe di professionisti. Per quanto riguarda le persone bisognose di cure nell’ambito chirurgico, ortopedico e internistico, devo ribadire che possono contare su tutto il sostegno necessario».
Ma c’è ancora un intervento da ultimare. In autunno, sia in occasione dell’inaugurazione, che aveva visto impegnato nel taglio del nastro il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, sia nelle settimane successive, era sembrata quantomeno strana l’assenza di un arredamento moderno, in linea con la struttura dopo la riqualificazione da mezzo milione di euro.
«Era previsto, per ragioni prettamente gestionali, di sostenere questo acquisto nel 2016. Ora stiamo passando alla fase pratica».
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