Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 07 Novembre 2013
«Il piano cave non si tocca
A Bianzone non cambia nulla»
Il presidente della Provincia gela il Comitato di difesa del Ranèe - Una nota della Regione spiega che i progetti del piano sono in vigore
«Il piano cave provinciale resta in vigore e la Provincia non fa che applicare la normativa». Massimo Sertori risponde con queste parole all’attacco del Comitato per la valorizzazione e la tutela della piana di Bianzone dove si dovrebbe aprire una cava.
Una risposta che Sertori fornisce dopo aver ricevuto direttamente dal dirigente della direzione generale Ambiente, Angelo Elefanti (lo stesso tirato in causa dal Comitato), nella mattina di ieri in una nota ufficiale che il presidente legge. «In riferimento alla posizione regionale circa la necessità di realizzare la Vas (Valutazione ambientale strategica) per i piani cave provinciali approvati dopo il luglio 2006 - è scritto nella nota di Elefanti -, si ribadisce di aver segnalato alla Commissione Europea i piani approvati dopo tale data. È stato avviato il percorso di Vas per i piani di Varese e Bergamo che ricadono in tale situazione. Inoltre in accordo con l’avvocatura regionale si sta valutando la posizione da assumere per i rimanenti piani. Resta evidente che le procedure di gestione dei rimanenti piani, ivi compreso quello di Sondrio con i relativi progetti, non risultano sospese o interrotte, essendo detti piani vigenti». Parole che Sertori commenta: «Ho atteso una nota ufficiale e un atto reale della Regione prima di parlare - afferma il presidente -. Con questo documento interno la Regione ribadisce quello che in commissione provinciale abbiamo detto mille volte: il piano cave è un piano regionale. Non lo può cambiare la Provincia, ma la Regione. Il piano cave viene applicato dalla Provincia e noi lo stiamo facendo». Sertori sottolinea, inoltre, che le procedure non sono sospese o interrotte. «Dunque il Comitato non mi chieda di commettere atti illegittimi, perché la sospensione andrebbe in questo senso».
Il presidente aggiunge, però, anche una considerazione di tipo politico perché dice «qualcuno all’interno del Comitato, e posso citare il presidente Edj Polinelli, sta facendo politica e, forse, della cava non gli interessa niente, mentre ci sono persone che in buona fede stanno difendendo le proprie istanze». Come Sertori aveva peraltro annunciato in commissione provinciale, sarà infatti riavviata la revisione del piano cave provinciale ora che si sono create le condizioni: la vittoria dei cinque ricorsi per la cava del Tartano, l’accordo che la Provincia intende avviare con il Comune di Novate per la cava di Novate, la modifica della legge regionale in materia, la possibilità di reperire il materiale anche da Adda e Mera, la minore richiesta dal settore edilizio.
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