Cronaca / Valchiavenna
Domenica 29 Gennaio 2017
Il pacchetto sgravi fiscali non alletta
Piace di più lo sconto grazie al compost
Il bilancioSolo sette esercenti hanno chiesto l’esenzione dai rifiuti a Chiavenna. Il sindaco Della Bitta: «Confermeremo le misure anche per il 2017, ma non possiamo fare di più»
Pochissimi risultati dal pacchetto di sgravi fiscali varato lo scorso anno dall’amministrazione comunale di Chiavenna per venire incontro ai commercianti in un momento di grossa difficoltà. Le riduzioni, riguardanti Tari e Tasi, non hanno avuto molto successo. Ovviamente non ci sono grosse colpe da imputare all’amministrazione comunale.
La crisi è pesante ed evidentemente non bastano sgravi da qualche centinaio di euro a indurre qualcuno ad aprire una attività commerciale: «Lo scorso anno abbiamo voluto dare un segnale alla categoria – spiega il sindaco Luca Della Bitta – varando alcune misure a sostegno delle attività commerciali. Per quanto riguarda l’esenzione dal pagamento della tassa sui rifiuti per le nuove attività commerciali le domande sono state sette. Peggio è andata con lo sconto Tasi previsto per quelle vetrine che non venivano lasciate vuote ma affittate. Qui non è arrivata nessuna richiesta».
Il problema delle vetrine vuote, peraltro, è decisivo non solo dal punto di vista sostanziale, come specchio del fatto che una attività è chiusa, ma anche per l’immagine non proprio edificante che viene offerta del settore commerciale in città. Lo sconto, evidentemente, non è stato sufficiente a far muovere questo mercato. Lo scorso anno fu varata, infine, un’altra riduzione. Non riguardante, però, le imprese. Un incentivo dato a chi fa il compostaggio domestico dei rifiuti organici.
Una possibilità già prevista dalla legge che il comune chiavennasco ha deciso di applicare garantendo una riduzione del 5% della parte variabile della Tari. I risultati in questo caso sono stati modesti, ma incoraggianti. Una quarantina le richieste arrivate agli uffici comunali.
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