Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 27 Giugno 2016
Il nubifragio nel Meratese
Persone messe in salvo
case e scantinati allagati, alberi giù
Esce il Molgora, pesante bilancio. Lunedì pomeriggio vertice in Comune
I paesi del Meratese si sono risvegliati lunedì con il sole dopo il nubifragio di domenica sera, e hanno iniziato la conta dei danni. Le zone più colpite sono state quelle di Merate, Olgiate, Osnago, Cernusco, La Valletta, Robbiate, Lomagna.
Partendo da Merate, significativi i problemi in via Stelvio ed al Calendone ci sono stati disagi in via Laghetto a Brugarolo per il crollo di un grosso pino che è finito sulla strada. Non ha interessato persone, auto o edifici ma ha rotto la linea telefonica, ripristinata in giornata. La polizia locale ha transennato la via chiudendola al traffico.
La situazione peggiore in via Pilata nella zona di Beolco, con il Molgora che è tracimato in località Stalli allagando strade e campi attorno. I residenti del vecchio molino al ponticello del Molgora, invaso dall’acqua, sono riusciti a salvare le auto spostandole sul ponte, realizzato a “dorso di mulo” e quindi protetto dall’acqua alta che ha invaso le zone più basse vicine al torrente Molgora. Arrabbiati e scoraggiati i residenti, che hanno pensato di rivedere l’incubo del 2010 quando ebbero tutte le case allagate per l’esondazione del Molgora.
A Cernusco il sottopasso della stazione ferroviaria è rimasto chiuso per gran parte della giornata di lunedì. Problemi e difficoltà si sono avuti a La Valletta, nella zona di Albareda ed in via Lombardia, mentre in via Fontana due anziani sono rimasti bloccati in auto domenica sera perché box e cantina di casa erano allagati.
A Robbiate, lungo la provinciale 54, via Greppi in quel tratto, vicino all’incrocio con via Sant’Elena, due grossi alberi hanno ceduto. Ancora sott’acqua le aziende di via Prada a Beverate di Brivio.
Leggete tutti i particolari sull’edizione di martedì de La Provincia
© RIPRODUZIONE RISERVATA