Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 09 Gennaio 2016
«Il futuro in Valle? Più elicotteri
ma qualche specialità in meno»
«La sfida è dare risposta non alla “cura”, ma al “prendersi cura”». Questa la ricetta per l’avvenire di Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità e politiche sociali della Regione Lombardia, di fatto il “padrino” della riforma.
Con una dialettica vivace, Rizzi, presente al convegno organizzato da Cisl di Sondrio e Brescia ad Aprica per discutere del nuovo assetto sanitario, ha fatto presente che il sistema sanitario lombardo è già un’eccellenza, mentre quello socio-sanitario è addirittura a livelli mondiali.
Rizzi ha anche ammesso che sì «l’emergenza costa più in montagna e che la viabilità è più faticosa». «Sono dati che conosciamo - ha proseguito -. Ma c’è qualcuno che, per difendere il proprio orto, si inventa qualsiasi numero. Dobbiamo trovare un accordo. Sappiamo che un ospedale senza medico chiude, ma ci sono anche medici non disposti a venire a lavorare in Lombardia. Nel 2020 mancheranno 4.600 medici e se non si trovano soluzioni alternative il nostro sistema è destinato ad esplodere».
Detto questo Rizzi ha condiviso con tutti che, in Valtellina e Valchiavenna, serva qualche elicottero in più e qualche specialità in meno.
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