Homepage / Tirano e Alta valle
Venerdì 17 Maggio 2013
Il funerale di don Fiore
termina con un rinfresco
«Due erano le sue volontà per il giorno del funerale: che fosse suonato il silenzio in chiesa e che si facesse un rinfresco un suo onore al termine delle celebrazione. E noi abbiamo esaudito la sua volontà» ha affermato l'amico cardinale Francesco Coccopalmerio
«Due erano le sue volontà per il giorno del funerale: che fosse suonato il silenzio in chiesa e che si facesse un rinfresco un suo onore al termine delle celebrazione. E noi abbiamo esaudito la sua volontà» ha affermato l'amico cardinale Francesco Coccopalmerio.
Non solo la chiesa era troppo piccola per contenere l'enorme fola, ma addirittura è rimasta fuori gente anche dal cimitero che tanto piccolo non è. I suoi alpini, lui era cappellano militare- (il vescovo Coletti ha letto un messaggio di condoglianze giunto dall'associazione nazionale cappellani militari) - erano numerosissimi «una schiera incredibile» l'ha definita il cardinale.
C'erano le due sezioni (Sondrio e Tirano), una delegazione del VIII reggimento di Tolmezzo del quale era stato cappellano e ben 23 gagliardetti dei gruppi della provincia. Le penne nere di Lovero hanno avuto l'onore di portare la bara.
Erano presente la Protezione Civile di Mazzo, Piatta, Semogo, il gonfalone della parrocchia di Sant' Alessandro di Lovero ed i sindaci di Lovero, Anna Saligari, quello di Tovo col cappello di alpino, Giambattista Pruneri, il sindaco di Vervio Giuseppe Saligari ed il vice sindaco di Grosio Giovani Sassella con la fascia tricolore. C'erano i bambini col vestito della prima comunione. E anche quelli grandicelli, ognuno con un fiore in mano. In chiesa l'hanno salutato con dei pensierini: «Sarai contento che abbiamo cantato l'alleluia delle lampadine che ti piaceva».
Davanti ad una risposta simile di partecipazione della comunità il cardinale Coccopalmerio non ha avuto dubbi: « Oggi la predica la fate voi. Tante volte don Fiore mi diceva di non rovinargli la piazza perché lue amava le prediche brevi ed io le facevo più lunghe... Di don Fiore potrei dire tante cose. Come avevo già detto il mese di agosto a Sernio, se non ci fosse stato, sarebbe stato necessario inventarlo. Attirava a sé gli altri. E' difficile spiegare come facesse. Per prima cosa c'era la sua fede e poi aveva qualcosa che ti attirava e ti faceva capire che in lui avevi trovato un amico».
Così tanti i presenti che un bambino è svenuto e prontamente è stato soccorso dal medico-alpino il dottore Luigi Trimarchi. Il vescovo Diego Coletti si è rivolto ai giovani: «La morte di un sacerdote apre un vuoto, mi auguro che queste vallate sappiano regalare nuove schiere di sacerdoti». Infine il sindaco di Lovero, Anna Saligari ha salutato don Fiore a nome dell'intera comunità: «Ti facevi capire parlando col cuore. Sei stato giovane con i giovani di ogni tempo. Portavi il tuo umorismo anche in chiesa». Un applauso unico, interminabile ha salutato il feretro verso il cimitero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA