
Il Forte torna zona militare
Fatti saltare i tre ordigni
I proiettili da mortaio erano stati rinvenuti mercoledì sera
Gli artificieri li hanno fatti brillare ma erano inerti, risalivano agli anni ’70
Alle 11,30 di oggi era già tutto finito nel migliore dei modi. I tre proiettili da mortaio da 81 mm, ML 61-A, rinvenuti in via San Carlo mercoledì sera e risultati poi già sparati e senza spoletta, ma con ancora le relative cariche fumogene, sono stati fatti brillare a Forte Montecchio Nord, sito storico militare gestito dal Museo della Guerra Bianca.
Il brillamento controllato di questi tre ordigni bellici, tre proiettili da mortaio, praticamente inerti (ovvero privi di carica esplosiva), è avvenuto senza alcun problema né pericolo. I tre ordigni erano stati usati dall’Esercito negli anni ’70 dello scorso secolo per segnalare la presenza di truppe, durante le esercitazioni. Nulla di veramente pericoloso anche se chi le ha rinvenute non poteva certo saperlo. Forte Montecchio è stato per l’ennesima volta il luogo ideale (isolato, recintato, inaccessibile), per effettuare questo tipo di attività e per questo scelto già altre volte dagli artificieri dei Carabinieri di Milano e da quelli dell’Esercito.
L’operazione è durata un paio d’ore.
L’ipotesi più probabile è che qualche artigliere o fante degli anni ’70 si sia voluto portare a casa un “souvenir” particolare e le relative cariche fumogene (che potevano essere utilizzate separatamente), ben sapendo che non avrebbero costituito un pericolo per nessuno, anche se, naturalmente, questa operazione è assolutamente vietata. Alla fine, alle 11,30 circa, Carabinieri e Vigili del Fuoco hanno lasciato il Forte Montecchio. Alla fine dei tre ordigni non sono rimaste che le schegge e i contenitori, portate via dai Carabinieri.
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