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Domenica 14 Aprile 2013
Il fascino della
crociera in Russia
Non è la Russia dei colbacchi, della neve e della vodka per scardare il sangue. È la Russia da ammirare da un punto di vista insolito, quello sognato fin dal ‘700 da Pietro il Grande.
Il desiderio dello zar era quello di abbattere le barriere naturali per collegare Mosca a San Pietroburgo, creando un unico bacino idrico navigabile. Il volere del Romanov, quello di un'opera simbolo di potenza e magniloquenza, fu realizzato solamente tre secoli dopo: vennero inondati paesaggi e paesi, creati ex novo alvei per unirli a quelli esistenti e realizzate 18 chiuse per superari i 162 metri di dislivello. Un lavoro imponente che ha dato vita a un percorso fluviale di 1.817 chilometri che unisce le due «capitali» russe.
Questo corso d'acqua, vietato agli occidentali al tempo della Perestrojka, è stato aperto al turismo dal 1992 e ora è la prospettiva del viaggio «La via degli Zar» di Giver Viaggi e Crociere che organizza partenze dall'Italia con voli di linea da maggio a settembre, quando le temperature russe e il clima continentale sono gradevoli, sia durante le escursioni pomeridiane, sia nelle serate trascorse sui ponti delle motonavi per ammirare l'orizzonte, il sole che non cala mai, la natura incontaminata e i porti delle metropoli. Le due motonavi «Lenin», costruite negli anni '80 e ristrutturate attorno al 2007, hanno la semplicità e il confort tipico delle imbarcazioni fluviali e il calore e la cordialità del personale locale. Gli animatori, entusiasti e preparati, seguono gli ospiti sia durante le visite, ma anche nelle serate di ballo nella sala principale della nave, mentre quest'ultima si sposta per le varie tappe. La «via degli zar» di Giver viaggi e Crociere può essere percorsa lungo la direttrice nord/sud e viceversa (con partenza da Mosca o San Pietroburgo, con le stesse tappe, durata undici giorni). Nel primo caso, il volo dai principali aeroporti italiani conduce a Mosca dove avviene l'imbarco immediato sulla «Lenin».
I successivi due giorni sono dedicati alla visita della capitale, dall'imponente Piazza Rossa al Cremlino, la città fortificata nel cuore della città. Immancabile la vista serale della metropolitana di Mosca: un'opera d'arte «viva» pretesa da Stalin. Una rete che si estende su tutta la metropoli con una stazione diversa dall'altra, caratterizzate da opere d'arte del realismo socialista. La nave salpa nel corso della terza serata, un momento celebrato sul ponte con il saluto del comandante e un brindisi. Inizia così la navigazione lungo il canale Moscova-Volga: raggiungendo Ouglich, una piccola cittadina fondata nel X secolo, dalle acque del fiume si vedrà improvvisamente spuntare il campanile della chiesa di San Nicola in quella che un tempo era Kaljazin, città «sacrificata» per realizzare il canale con l'inondazione del 1940. Tra il quinto e il senso giorno, lasciando Jaroslav per Goritzy (dove si trova il monastero di San Cirillo, in passato luogo simbolo del culto della religione ortodossa), la «Lenin» solcherà le acque del lago Ribinsky, uno dei laghi artificiali più grandi del mondo: è qui che la statua della Matushka ricorda la libertà, con il gabbiano appoggiato sul ginocchio. La sola minuscola isola di Kizhi, raggiunta il settimo giorno, varrà tutto il viaggio: una perla nel lago Onega, riconosciuta Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, un gioiello di architettura in legno, immersa nel silenzio e nel verde.
Dopo natura e cultura, a Mandroga si accederà alle saune russe, alle «isba», le tipiche abitazioni contadine costruite con i tronchi di albero e al museo della vodka. La «Lenin» ormeggerà, infine, a San Pietroburgo dove la crociera termina, ma non il viaggio. Si trascorreranno tre giorni tra gli scorci della Venezia del Nord, con i canali, i ponti e la fortezza di Pietro e Paolo e l'«Ermitage», uno dei musei più importanti del mondo, situato all'interno del palazzo d'inverno. Espone opere di Caravaggio, Francesco Casanova, Paul Cézanne a Leonardo da Vinci. Un viaggio che si concluderà sulla prospettiva Nevskij, la più importante via dello shopping russo.
Elisa Riva
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