Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 11 Dicembre 2013
Il dono dei compagni
al giovane scomparso
Un piccolo gesto di affetto da parte degli amici e compagni di classe della seconda Pia (professionali ebanisti) per il giovane morto a Livigno di cui ieri si sono celebrati i funerali
Lo hanno portato con sé dal laboratorio ebanisti dell’istituto Pinchetti di Tirano e glielo hanno simbolicamente donato: uno sgabello in legno che stavano facendo insieme.
Un piccolo gesto di affetto da parte degli amici e compagni di classe della seconda Pia (professionali ebanisti) per il giovane morto a Livigno di cui ieri si sono celebrati i funerali.
Da Tirano una delegazione di 55 studenti e insegnanti, accompagnati dalla dirigente Francesca Fumagalli, ha raggiunto il Piccolo Tibet per salutare il ragazzo e stare vicina alla famiglia. Alle esequie tantissime le persone, un paese intero non ha voluto mancare per esprimere il proprio profondo cordoglio.
Senza domande, perché domande è difficile porle o porsele. Perché quello che ha portato via il ragazzo è un male oscuro, imprevedibile, un male di vivere che non dà elementi per poter essere compreso o prevenuto. «Lunedì mattina abbiamo appreso con sconcerto la notizia della morte di un nostro studente di Livigno – ha fatto sapere ieri la dirigente Fumagalli in una nota -. Si tratta di un evento che ci ha lasciato costernati e di una grave perdita per tutta la nostra comunità scolastica».
«In questo momento così doloroso esprimiamo innanzitutto la nostra vicinanza e il nostro sostegno alla famiglia, posta di fronte alla più grande difficoltà che un genitore debba affrontare - prosegue -. Accanto ai genitori sono anche tutte le altre istituzioni, a partire da quelle scolastiche. Ritengo importante inoltre sottolineare che il capo d’istituto, i docenti e il personale tutto sono vicini agli alunni e che insieme affronteremo questa prova».
Come primo tangibile momento, una delegazione di studenti, genitori e docenti della scuola ha partecipato alle esequie. «Come istituzione scolastica abbiamo sentito forte la necessità di attivarci con tutte le modalità possibili per stare accanto a tutti i nostri alunni, che devono trovare nella scuola e nella comunità, in generale, un solido punto di riferimento e di confronto, in tutti i momenti della loro crescita, anche in questo. La scuola inoltre ha subito coinvolto l’ufficio scolastico provinciale e regionale e i servizi sanitari territorialmente competenti; in particolare sono stati concordati con i referenti del “Progetto Malaombra” (sostenuto dall’Azienda ospedaliera e dall’Asl di Sondrio), Mario Ballantini e Manuela Colombera e Katri Mingardi, azioni di sostegno per alunni e docenti per vivere e rielaborare insieme questo grave lutto».
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