Cronaca
Mercoledì 10 Luglio 2019
Il corpo di Giulio ritrovato sotto il ponte
Dopo due settimane l’Adda restituisce la salma dell’uomo di Sondrio sparito da due settimane.
Dopo due settimane, l’Adda ha restituito il corpo di Giulio Paganoni, l’uomo di 73 anni scomparso dal suo appartamento di Sondrio dove si trovava agli arresti domiciliari dall’ 8 aprile per aver ucciso la sorella Andreina di 87 anni.
Per tutta la serata di ieri, tre mezzi dei vigili del fuoco sono stati impegnati per il recupero, sotto il ponte che collega Berbenno a Fusine. Per una tragica coincidenza, è lo stesso ponte dal quale, una settimana fa si è gettato nel fiume anche un ragazzo di 19 anni, Alex Lo Bianco, di Colorina, che per il momento invece non è ancora stato ritrovato.
L’intervento dei pompieri del tardo pomeriggio di ieri è stato attivato dalla Questura a cui era arrivata poco prima la segnalazione di un corpo che affiorava dalle acque del fiume proprio sotto il ponte di Berbenno. Anche in attesa del riconoscimento ufficiale, è subito stato chiaro che la salma era quella di Paganoni, vittima di un gesto estremo dettato dalla volontà dai farla finita. Era stato visto buttarsi nel fiume dalla passerella Sozzani di Albosaggia. In casa sua, poco dopo, è stato trovato il biglietto con il quale annunciava la sua intenzione di togliersi la vita.
Per le ricerche dei due dispersi, nei giorni scorsi, erano stati fatti tutti i tentativi possibili: via terra, in acqua con i gommoni e anche dall’alto con l’elicottero. Le forti correnti e il colore limaccioso dell’acqua in questo periodo avevano però complicato non poco il lavoro dei Vigili del Fuoco, costretti ad alzare bandiera bianca e a interrompere le ricerche: impossibile per i sommozzatori immergersi nel fiume. Ieri una prima svolta, ora si attende la seconda.
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