Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 22 Dicembre 2024
Il ciclone “Chido” e la missione di Mirrote: devastazione totale
Testimoni Colpita la diocesi di Nacala in Mozambico Don Filippo e don Angelo operano nella parrocchia «Tanti danni in tutta l’area, stiamo accanto alla gente»
Il ciclone tropicale Chido, che nei giorni scorsi si è abbattuto sul Mozambico, ha raggiunto anche la zona della diocesi di Nacala, dove operano, nella parrocchia di Mirrote, due missionari fidei donum della diocesi di Como. Si tratta di don Angelo Innocenti, fino allo scorso anno vicario parrocchiale a Talamona, e don Filippo Macchi, a Grosio dal 2015 al 2020.
Raffiche di vento fino a 260 chilometri orari hanno sferzato la zona di Mirrote, devastando villaggi e comunità. E se don Angelo, impegnato nella città di Namapa per alcune questioni burocratiche, non era presente in parrocchia nei momenti più drammatici, don Filippo ha assistito alla devastazione. «Il ciclone - ha riferito il sacerdote al Settimanale della diocesi - era stato annunciato con largo anticipo dalle autorità, ma davanti a un fenomeno di questa portata non si è mai realmente pronti. Per dieci ore, raffiche di vento molto forti e pioggia intensa hanno colpito Mirrote e numerosi villaggi del nostro distretto. Molte abitazioni, per lo più capanne con il tetto di paglia, sono state rase al suolo. Rientrando dalla visita a una cappella, ho visto interi villaggi con tante case distrutte e anche diversi luoghi di culto. Anche alcune delle nostre cappelle sono state colpite. A Mirrote, quasi tutte le case hanno subito danni».
Secondo le prime stime, i morti causati dal ciclone Chido in Mozambico sono stati 34, 319 i feriti e quasi 200 mila le persone colpite. «Si tratta di numeri certamente sottostimati - ha detto don Filippo - perché molte persone potrebbero essere ancora sotto le macerie».
La furia del ciclone ha lasciato spazio a giornate di sole. «La stagione delle piogge sta per arrivare - ha spiegato don Filippo - e, fortunatamente, in queste ore di sole, alcune persone sono riuscite a riparare il tetto della propria casa e a mettere al sicuro quel poco che possiedono. Purtroppo, poco si può fare per chi ha perso completamente la casa. Molti hanno cercato rifugio dai familiari».
Quasi impotenti, don Angelo e don Filippo guardando ora alla devastazione e cercano di capire come essere d’aiuto. «Come missionari - ha spiegato don Filippo - viviamo una grandissima incertezza. Da un lato c’è la voglia di aiutare chi è in gravissima difficoltà; dall’altro purtroppo è estremamente difficile capire chi ha più bisogno. Non conosciamo sempre in modo approfondito la realtà delle famiglie».
Tra i tanti danni anche quelli alle sementi proprio nel tempo in cui ci si dedica alla semina. E anche la missione ha risentito del passaggio del ciclone: i pannelli solari che forniscono energia elettrica sono stati divelti e si sono rotti cadendo a terra, mentre dal tetto della chiesa è saltato un metro di lamiera. «A Mirrote, sede della parrocchia, ci sono stati pochi feriti, ma tanto sconcerto», ha concluso don Filippo, confidando di sentirsi smarrito perché non sa «come stare accanto a questa gente secondo la volontà di Dio. Un po’ per volta vedremo cosa fare».
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