Il centrosinistra esulta: «Preso Merate alla destra. E confermati Oggiono e Casatenovo»

La soddisfazione del Partito democratico dopo l’ultima tornata elettorale

«Grazie alla campagna di Mattia Salvioni, Merate torna al centrosinistra dopo vent’anni di governo di destra» esulta Manuel Tropenscovino. Così come il nuovo sindaco di Merate, anche il segretario provinciale del Partito Democratico è un under 30.

«In aggiunta, – prosegue Tropensconvino – abbiamo riconfermato Chiara Narciso a Oggiono e Filippo Galbiati a Casatenovo. Abbiamo anche contribuito all’elezione di Cesare Colombo a Valmadrera. Tutti questi dati, a partire dal 26% del Pd a Merate, dimostrano che siamo fondamentali per costruire un’alternativa vincente alla destra». Salvioni è un ex segretario di sezione dei dem, Narciso è nata politicamente facendo riferimento a Civati, Colombo è il successore di Antonio Rusconi che, assieme a Filippo Galbiati, è uno degli ultimi rappresentanti della tradizione democristiana. Un fronte vasto ed eterogeneo, considerando anche la Sinistra e Azione, che i dem dovranno ora tenere unito se vogliono capitalizzare il risultato.

«L’esito delle elezioni – sottolinea Tropenscovino – dà al Partito democratico la forza per proseguire il lavoro sul territorio. È il momento di tornare a sedersi al tavolo con tutte le forze del campo progressista per costruire anche in provincia un’alternativa al centrodestra». Un invito ribadito a gran voce anche da Gian Mario Fragomeli. «Il Pd lombardo e lecchese – spiega il consigliere regionale – ha sempre avuto due grandi capacità: tenere alta l’attenzione sui problemi veri delle persone, come la sanità pubblica e il trasporto in regione; costruire un campo largo in cui far convergere vari mondi. Non contano le bandierine ma le persone e i programmi. Sia alle europee e alle amministrative questo lavoro è stato premiato».

Lo sguardo è ora rivolto alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale, previste a settembre. «È un passaggio cruciale. – sottolinea il consigliere regionale - Dobbiamo costruire un campo ampio e sviluppare un dialogo con gli amministratori locali. Vogliamo che la provincia sia ancora di più casa dei comuni, ovvero un ente in grado di rispondere alle amministrazioni locali a prescindere dal colore politico». Le priorità di una Villa Locatelli “progressista”, secondo Tropenscovino, dovrebbero essere infrastrutture, lavoro e ambiente. «Il problema non è il numero di liste. L’obiettivo è avere la maggioranza in consiglio provinciale. Se la otteniamo, vedremo poi la presidente Hofmann cosa farà» evidenzia il segretario provinciale dem.

Basta fare un altro numero di telefono per capire che il dialogo potrebbe non essere così semplice. «Noi valutiamo i programmi e le persone. – replica infatti Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione – In provincia guardiamo all’ottimo lavoro di Giovanni Ghislandi, il quale, a differenza del centrosinistra, ha portato avanti un’opposizione costruttiva, concreta e non ideologica. Per quanto riguarda le amministrative, gli esiti di Vercurago, Malgrate, Imbersago, Osnago e Sirtori ci fanno guardare con ottimismo al futuro».

Sulla stessa linea Marco Belladitta. «La vittoria a Valmadrera per noi è un risultato importante. – evidenzia il segretario provinciale di Italia Viva –. Il nostro approccio è sempre quello di scegliere i candidati che riteniamo migliori senza alleanze preconfezionate. Questo è vero sia in provincia, dove sosteniamo il gruppo dei civici di area centrosinistra, sia nelle elezioni comunali e sarà così anche per il capoluogo».

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