Cronaca / Lecco città
Lunedì 13 Febbraio 2017
«Il cantiere di via Fogazzaro?
No, preoccupa quello del parco»
I timori dei residenti si concentrano sui lavori al Belgiojoso
«Sulla strada possiamo verificare che gli operai lavorano con buona lena»
Ti aspetti che il rifacimento di via Fogazzaro porti grossi disagi e scopri che, invece, è il rifacimento di parco Belgiojoso a preoccupare.
Nello storico rione di Castello, i lavori di via Fogazzaro procedono spediti. Siamo ancora a livello di sottoservizi, ma gli operai lavorano, come abbiamo constatato, anche con la pioggia. Invece al parco, la riqualificazione sembra segnare il passo. O, almeno, i negozianti della zona non vedono un gran viavai di operai. Non solo in queste ultime giornate di pioggia, ma anche quando (e da gennaio è piovuto molto poco), c’è il sole.
Ferruccio Negri, storico panettiere di corso Matteotti, annota: «I disagi per via Fogazzaro ci sono, è inutile negarlo, ma quando vedi che lavorano alacremente e con velocità, ti consoli. I lavori andavano fatti, per cui è inutile lamentarsi. Ci si augura finiscano nei tempi. Cosa che, con tutta probabilità, non succederà a Parco Belgiojoso dove non ho visto molti operai lavorare. Hanno spaccato i vecchi tubi di cemento che facevano da galleria ai bambini, ma non hanno ancora fatto lavori importanti. Spero di sbagliarmi».
Questo è un altro tema sul quale i negozianti di corso Matteotti sono tutti concordi: «Io su dieci scolari che vengono a visitare planetario o musei, o su dieci avventori del parco, ho nove che mi vengono a chiedere l’utilizzo della toilette – spiega Loris Lucchetta del bar Velvet – Mi piacerebbe che ci fossero dei servizi igienici pubblici al parco, a fine riqualificazione. Anche se non so quando avverrà la chiusura del cantiere. Dicono che stanno lavorando, ma io non vedo mai nessuno. In via Fogazzaro, invece, procedono spediti e i disagi sono minimi».
Non c’è nessuna interruzione volontaria, però, sul cantiere di Palazzo Belgiojoso. Abbiamo verificato in Comune che non ci sono impedimenti procedurali. Semplicemente, c’è un anno di tempo per finire i lavori, da quel che sembra. «L’importante è che a fine lavori spunti un bagno pubblico in quel parco – commenta anche Cristian Butti del Filet – Ce ne sarebbe davvero bisogno. Inconcepibile avere tante attività pubbliche senza un bagno, lì dentro. Invece su via Fogazzaro poco da dire: sapevamo che avremmo dovuto sopportare qualche disagio, ma visto quanto lavorano non ci si può, per ora, lamentare».
Veronica Arrigoni, fiorista di fronte all’entrata di palazzo Belgiojoso è la più critica sui lavori del parco: «Mai visto nessuno. È vero che ci sono le paratie, ma di operai io non ne ho mai visti in questi due mesi. Non so cosa siano i termini di consegna, ma aver chiuso quel passaggio è una bella scomodità e porta via tanta gente dal centro di Castello. Mi sembra che vada per le lunghe, quel cantiere. Invece di via Fogazzaro sono soddisfatta: stanno lavorando bene». Renato Bonaiti, storico residente del quartiere, non ha dubbi: «I lavori vanno giudicati a cantiere chiuso. Prima sono parole al vento. Io sono fiducioso e, comunque, vado poco in giro in auto da queste parti per cui di disagi non ne ho, per la chiusura di via Fogazzaro. Il parco? Speriamo lo riqualifichino bene. Giudicheremo a fine cantiere». Ma anche lo storico “Filet”, ovvero Alfredo Bettonagli, è convinto che finirà tutto bene: «È vero che di operai al lavoro nel parco ne vedo pochi, ma se dicono che ci sono, io mi fido. È presto per giudicare. In via Fogazzaro stanno lavorando in fretta, per cui perché non pensare che facciano altrettanto anche là dentro?».
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