Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 20 Luglio 2016
I vigili del fuoco piangono l’ex collega Rinaldo. In prima linea nel 1987
Profondo cordoglio per la scomparsa del pompiere che operò anche durante l’alluvione.
Era nato a Foggia settantasette anni fa ed era vissuto a Milano, ma Luigi Rinaldo, scomparso lunedì mattina a causa di un male incurabile, ha sempre avuto un legame particolare con la provincia di Sondrio e con la Valchiavenna, in particolare.
Ventinove anni fa era uno dei vigili che dall’elicottero scrutava l’Adda nelle fasi più delicate dell’emergenza dell’alluvione, nel luglio 1987. In questi giorni dedicati al ricordo di quei giorni complicatissimi e tragici, molte immagini lo ritraggono mentre lavora per salvare le persone in difficoltà lungo il corso del principale fiume e nelle valli laterali.
Ma anche in tante altre occasioni aveva soccorso feriti in tutto il territorio provinciale. Tanti ex colleghi hanno operato in contesti difficilissimi al fianco di Rinaldo, vigile dal 1962 e capo del Nucleo sommozzatori di Milano dal 1972, fino all’anno della pensione, il 1996. E adesso sono in molti a esprimere il cordoglio alla sua famiglia per il decesso.
«Moltissimi ex vigili sono stati legati a lui da una profonda amicizia nata sui luoghi degli interventi - racconta Claudio Persenico, ex capo distaccamento dei vigili della Valchiavenna -. In quegli anni il nucleo sommozzatori interveniva da Milano anche in caso di chiamate in arrivo dalla nostra provincia. Ci ha supportato in moltissime occasioni, con competenza e coraggio». Nella memoria degli uomini del Comando provinciale di Sondrio ci sono vari eventi di cui Rinaldo è stato protagonista.
Nel 1983, ad esempio, per tre giorni Rinaldo e la sua squadra operarono per recuperare un autocarro con il rimorchio pieno di casse di acqua minerale che finì a 32 metri di profondità nelle fredde acque del lago di Novate Mezzola. Un giovane che assisteva alle operazioni scivolò nell’acqua e lui si buttò per cercare di salvarlo.
Nel 1990 guidò le operazioni di recupero di un giovane valtellinese precipitato, mentre pattinava sul ghiaccio, nelle acque del lago di Sankt Moritz.
«Da pensionato attivo nell’Associazione nazionale vigili del fuoco fu impegnato con alcuni colleghi nei lunghi lavori di restauro a mezzi e locali del museo milanese del nostro corpo - ricorda ancora Persenico, presidente dell’associazione del museo di via Novi a Chiavenna -. Rinaldo trascorreva i mesi estivi a Villa di Chiavenna, il paese della moglie Anna Folladori, ed era un sostenitore della Galleria storica dei pompieri della città della Mera. Il suo contributo è stato molto prezioso per la crescita della nostra struttura».
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