Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 02 Maggio 2014
I profughi al lavoro
Ripulito un sentiero
Un pomeriggio di volontariato ecologico per ventitré profughi ospiti al Bellevue di Cosio Valtellino
Un pomeriggio di volontariato ecologico per ventitré profughi ospiti al Bellevue di Cosio Valtellino. Dopo settimane di completa inattività, divise tra stanza da letto e sala da pranzo, a calciare il pallone nel campetto dell’hotel o a guardare la tv, l’albergatore Giulio Salvi si è organizzato per una giornata di lavoro, ovviamente non pagata.
Ad ognuno ha distribuito un secchio, un paio di guanti (sponsorizzati da alcune aziende di Cosio), panini e acqua minerale per il pranzo al sacco. Destinazione la Bona Lombarda, sopra Morbegno, l’antica località dove si narra ci fu il primo incontro fra Pietro Brunoro dei conti Sanvitale di Parma e la pastorella valtellinese, la Bona, appunto di cui si invaghì il nobile soldato, fino a che i due convolarono a nozze. Il sentiero sale attraverso boschi di castagno e non è in perfetto stato, il fondo è sconnesso, affiorano sassi che rendono difficoltoso il cammino degli escursionisti e dei molti frequentatori abituali.
«Sono loro che chiedono di poter lavorare - afferma Salvi - mi sembra anche un equo scambio da parte dei profughi nei confronti del Paese che li ospita, nell’attesa che venga riconosciuto loro l’asilo politico. Abbiamo ripulito 800 metri di selciato, raccogliendo i sassi che abbiamo diviso per dimensione e lasciato lì per un eventuale riutilizzo. I ragazzi si sono dati da fare, abbiamo incontrato persone che hanno apprezzato il loro lavoro e l’impegno, come quello dei i tanti volontari che nel tempo libero, in silenzio e senza troppa enfasi si occupano della manutenzione delle nostre località di montagna».
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