Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 13 Dicembre 2017
«I prelievi dello Stato sono un salasso
Comuni di montagna, alziamo la testa»
Il sindaco: «Diamo a Roma un milione e mezzo e non possiamo più investire»
«Forse pensano a noi per come tassarci l’aria buona. Facciamo sentire insieme la nostra voce»
«I prelievi dello Stato aumentano e non possiamo investire nello sviluppo turistico. I Comuni di montagna si devono ribellare». Madesimo quest’anno manderà a Roma circa 41mila euro in più del 2016 sulla base dell’Imu delle seconde case con il fondo di solidarietà, arrivando alla cifra record di un milione e mezzo. E come rileva il sindaco Franco Masanti non è finita. «Perché il fondo di solidarietà aumenterà di anno in anno, ora siamo al 55% dei quasi tre milioni riscossi e non si ferma più – spiega -. E come se non bastasse a seguito di un ricorso di un introito dell’Ici, di cui non abbiamo incassato nulla, lo Stato ci trattiene comunque 50mila euro all’anno in attesa della Cassazione».
Senza nuove infrastrutture la località rischia di perdere sempre più appeal. «Questa situazione, che ci rende meno competitivi di altri concorrenti trentini, valdostani, svizzeri e austriaci, determina una scarsa volontà di iniziativa all’investimento da parte dei privati, soprattutto nel comparto turistico e in particolare alberghiero. Spesso ci si domanda se a Roma pensano alla montagna per come poterci tassare pure per l’aria buona che respiriamo. Rivolgiamo un invito alla Provincia e alla Regione affinché siano portatori delle nostre esigenze, per difendere quei Comuni amministrati con correttezza e rispettosi delle regole».
Il sindaco di Madesimo chiude con un appello. «Chiedo ai Comuni che si trovano in condizioni simili a Madesimo – ad esempio potrei citare Chiesa in Valmalenco e Aprica, mentre per Bormio e Livigno la differenza con il 2016 è positiva - di alzare la testa insieme e farci sentire da Roma e dai nostri parlamentari. Non bastano le promesse come le leggi che ogni tanto ci fanno sentire sui Comuni montani: è come dare l’aspirina a una persona con una grave malattia».
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