Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 15 Marzo 2018
I pazienti cronici non sono più soli
Al Mandic percorso guidato per la cura
Sono iniziate le interviste delle migliaia di persone affette da più patologie
Passeranno da un sistema senza riferimenti a un unico presidio che si occuperà di loro
Sono cominciate martedì e proseguiranno ad oltranza nei prossimi mesi le interviste da parte del personale dell’ospedale Mandic ai pazienti cronici del distretto meratese.
Per le migliaia di persone affette da una o più patologie croniche, e che negli scorsi mesi hanno ricevuto da Regione Lombardia una lettera che le informava dell’attivazione delle novità che riguardano la cosiddetta “presa in carico”, si tratta di un passaggio davvero importante.
Tre livelli
«I pazienti cronici - ha spiegato Ivan Sternativo, responsabile del settore accoglienza dell’Ats di Lecco, che si è candidata a seguire la gestione di questa tipologia di pazienti - sono stati classificati dalla Regione in base a tre livelli. Quelli mono-patologici possono continuare a rivolgersi ai medici di base. Quelli poli-patologici possono scegliere a chi rivolgersi tra i medici di base mentre quelli più complessi, affetti da più patologie, possono essere seguiti direttamente da noi in ospedale».
Per chi ha parecchi problemi di salute, si tratta di passare da un sistema in cui non c’era un unico punto di riferimento a un altro in cui il soggetto che si prende cura di tutte le patologie del paziente è uno solo, sgravando il malato da tutta una serie di procedure a cominciare dalle prenotazioni.
«Chi sceglie di stringere un “patto” con l’Ats - ha continuato Sternativo - si impegna a sottoscrivere un patto di cura. Da parte del paziente c’è l’impegno a seguire un preciso piano di esami, che prevede visite e controllo, mentre l’Ats stende il Pai, piano di assistenza individuale, per garantire al malato tutte le cure di cui ha bisogno».
I particolari su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 15 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA