questa mattina, al cippo di Valaperta a Casatenovo, ho sistemato la corona di fiori che era caduta, pur non essendo un tesserato dell'Anpi. Mi domando: ma serve tutti gli anni spendere soldi per posizionare delle corone di alloro, una per ogni Comune? Non sarebbe forse meglio metterne una sola o forse neanche quella, e invece una bella ciotola di fiori, magari perenni? Certo poi in estate qualcuno deve preoccuparsi di innaffiarli, ma almeno così si manterrebbe più viva la memoria di chi ha dato la vita per la libertà. Ma temo purtroppo che tutto continuerà come prima, con la spesa inutile di quattro corone, che poi finiscono tristemente in discarica.
Vincenzo Campanella
Casatenovo
Caro Campanella,
nel mondo di oggi, e nel nostro Paese in particolare, ciò che maggiormente conta ormai è l'apparenza, il “far finta di fare”, non importa se fine a se stesso o soltanto frutto di una inerzia mentale che comunque spinge a “santificare le feste” (o in questo caso le ricorrenze) senza per questo esserne partecipi con il corpo e lo spirito. Così giornate importanti come il 25 aprile spesso si riducono a una sequenza di discorsi in serie cui si aggiunge la solita deposizione delle corone d'alloro con il nastro tricolore, per scarico di coscienza, un po' come si fa con i lumini ai cimiteri o il mazzo di crisantemi al parente lontano nel giorno dei morti.
Però è anche vero che queste cerimonie sono entrate ormai nel nostro immaginario e sarebbe un peccato eliminarle del tutto, corone comprese. I quattro partigiani fucilati dai fascisti a Valaperta, il 3 gennaio 1944, meriterebbero ben altri omaggi, ma dopo tutto, in un'epoca di sprechi in ogni direzione, non è certo il costo di quattro corone d'alloro a far crollare i bilanci. Quello che più conta, in negativo, è la quasi scomparsa educazione civica, per fortuna presente in persone come lei, che ancora sanno cosa vuol dire “onorare la memoria”.
Vittorio Colombo
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