I novant’anni di Moioli
Lo sport abbraccia il mito
Canottaggio. Persino il maltempo si è fatto da parte. Il grande campione continua ad allenare e a remare. «Sarà la guida nel progetto per le prossime Olimpiadi»
Nemmeno Giove pluvio è riuscito a rovinare la festa al Lido di Mandello per i 90 anni di Giuseppe Moioli.
Forse è stato proprio il destino a scegliere una giornata tempestosa d’agosto per mettere ancora una volta alla prova il gigante Moioli, forgiato alle intemperie come gli elementi connaturati in lui: le rocce delle Grigne e l’acqua del lago, che gli hanno dato un oro olimpico, sei ori Europei (che allora equivalevano a Mondiali) e 14 titoli italiani assoluti.
Lui, la leggenda del canottaggio azzurro è stato l’ospite d’onore alla festa organizzata dalla “sua” Canottieri Moto Guzzi, per spegnere le novanta candeline.
Anche il presidente del Coni nazionale, Giovanni Malagò, ha voluto partecipare a un onomastico così maestoso, inviando un telegramma al festeggiato con una frase lapidaria: “Nella storia del canottaggio resterai una leggenda, nel cuore e nella mente di tutti gli sportivi, però, sarai sempre un esempio. Auguri Campione!”.
Tutti i dettagli e altre foto nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 13 agosto. Nello stesso numero anche l’oro ai Mondiali master di nuoto della Maggioni.
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