Cronaca / Lecco città
Giovedì 05 Novembre 2015
I migranti lasciano il “cantun di ball”
Posto agli anziani
Dopo le proteste si è trovata la soluzione, i profughi si sono spostati nell’altro marciapiede. Ieri trasferiti al Bione quelli accampati nell’ex tribunale
Fatti in più in là...
Alla fine l’invito nemmeno troppo celato è stato colto e i profughi si sono spostati lasciando le panchine libere in piazza Garibaldi. Se ne sono andati dall’altra parte della piazza , sul marciapiede della ex Deutsche Bank.
Seduti in terra
Peccato che lì le panchine non ci sono e i ragazzi sono costretti a stare in piedi o seduti sul marciapiede. Ma tant’è.
Da un paio di mattine l’ordine precostituito è tornato a regnare sovrano in piazza Garibaldi. Dopo il clamore dei giorni scorsi, con le proteste dei pensionati che si sono visti scippare le loro panchine del “cantun di ball” dove ogni mattina intorno alle 11 si trovano per le consuete quattro chiacchiere sulle notizie di giornata, la piazza è stata liberata e la panchina preferita, quella sotto il cedro, è tornata a loro disposizione. Quasi interamente. Qualcuno è rimasto nei paraggi e le due generazioni si sono divise gli spazi mettendo fine alle polemiche degli ultimi giorni.
Intanto da ieri anche la ventina di profughi di provenienza pakistana che stazionava fuori dal vecchio tribunale ha trovato una sistemazione al Bione.
«Queste persone sono giunte al di fuori dell’”operazione Triton” - dice il vice prefetto Stefano Simeone- vale a dire che non hanno passato la frontiera dal mare ma dai Balcani, via terra, e per questo non erano stati considerati nelle quote stabilite per ciascun territorio. Sono qui da una decina di giorni e in questo periodo abbiamo tentato di capire tramite il ministero qualcosa di più sulla loro provenienza e come avremmo dovuto comportarci anche sul fronte della copertura finanziaria. Proprio questa mattina abbiamo avuto gli ultimi contatti e abbiamo deciso di trasferirli al Bione, non avrebbero più potuto stare accampati all’aperto».
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