Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 01 Settembre 2014
I medici contro il sistema
informatico: «Funziona male»
L’accusa: da quando è cambiata la gestione sono aumentati disservizi e gli intoppi - «Noi vorremmo fare i dottori e non i burocrati. E i nostri pazienti ne risentono»
Del sistema informatico regionale i medici valtellinesi non ne possono veramente più, fra computer che funzionano a singhiozzo, intoppi continui e procedure online che si bloccano a metà dell’opera. Risultato, «ritardi, nervosismo, code in sala d’attesa e continui disagi per i pazienti, ai quali oltretutto dobbiamo spiegare noi cosa sta succedendo, perché l’Asl non ha fatto nulla per informare i cittadini».
A dar voce alla protesta è il medico di base sondriese Marco Tam, referente provinciale del Sindacato dei medici italiani, che a nome di «moltissimi colleghi infuriati» ha deciso di denunciare pubblicamente il malfunzionamento del Siss, il sistema informatico socio-sanitario che negli studi medici viene utilizzato per preparare ricette, certificati e altri documenti.
«Formigoni era meglio di Maroni, quando c’era lui in Regione il Siss almeno funzionava - dice Tam -, adesso invece è completamente in panne, e da mesi, da quando è stata cambiata la gestione del sistema, abbiamo continui intoppi. Noi medici ci siamo sforzati di tamponare il problema, io e un gruppo di colleghi ad esempio abbiamo anche fatto intervenire un tecnico a spese nostre, ma non è bastato, perché il problema è generale». I medici in pratica ogni giorno si ritrovano con il sistema che «funziona a singhiozzo», spiega Tam, e «di ora in ora non sappiamo se si riusciranno a completare le varie procedure oppure no». E questi disagi ricadono direttamente sui pazienti, sottolinea il rappresentante dello Smi, soprattutto per i certificati medici da inviare al datore di lavoro: «Se la procedura informatica non funziona – dice Tam – poi bisogna consegnare tutto a mano, mentre una volta bastava anticipare telefonicamente il numero della pratica».
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