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Lunedì 16 Gennaio 2012
I Luf cantano Guccini
Il disco esce domani
La voce nei brani è quella (senza la "evve" dell'inimitabile maestro di Pavana, ovviamente) di un Canossi, sensibile e ispirato che ricalca l'impronta di Guccini, senza stucchevolmente imitarla
La voce nei brani è quella (senza la "evve" dell'inimitabile maestro di Pavana, ovviamente) di un Canossi, sensibile e ispirato che ricalca l'impronta di Guccini, senza stucchevolmente imitarla, che alza ritmi inusuali su versi conosciuti e ricade su accenti, che danno una rilettura di brani come "Canzone per un'amica" ed "Auschwitz", utile a far cogliere nuove sfumature al messaggio che si conosce. Canossi è oggi un'artista che, nella piena maturità, sta riuscendo a imporre le sue idee musicali ed il suo gruppo all'attenzione nazionale che ripropone testi, poesie, frutto di quella creatività che ha reso Guccini una sorta di "vate" della musica cantautorale nazionale.
Con lui nel disco Sergio "Jeio" Pontoriero (basso, voce); Matteo Luraghi (basso, voce); Cesare Comito (chitarra, voce); Alessandro Apinti (violini); Pier Zuin (cornamuse); Sammy "Chupa" Radaelli (batteria) e Stefano Civetta (fisarmonica, voce) hanno contribuito a questo nuovo cd, con brani riarrangiati nella loro "tana" di Monticello Brianza.
L'intervista a Canossi sull'edizione del quotidiano La Provincia di Lecco in edicola lunedì 16 gennaio 2012.
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