Cronaca / Circondario
Mercoledì 13 Aprile 2016
I genitori di Rossino sul piede di guerra
Sono decisi a marciare verso la Regione
Nulla di fatto dopo il vertice in Prefettura dunque ecco la nuova mobilitazione. La prima mista con un’altra classe sembra essere il preludio alla chiusura del plesso collinare di Calolziocorte
Sfumata la possibilità di un intervento prefettizio che risolvesse la vicenda, i genitori di Rossino hanno deciso di bussare in Regione: il futuro della scuola elementare finirà sul tavolo del governatore Roberto Maroni.
Le famiglie della collina calolziese, dunque, non si arrendono e, nonostante gli ostacoli incontrati finora siano consistenti, hanno deciso di provare fino all’ultimo a salvare il plesso di piazza Milesi, che ritengono destinato alla chiusura a causa delle decisioni delle amministrazioni (comunale e scolastica) competenti.
Nei giorni scorsi, infatti, ha avuto luogo in prefettura l’incontro richiesto dai genitori della frazione, ma senza costrutto: di fatto si è usciti dalla riunione con un nulla di fatto.
A situazione invariata, dunque, si chiederà un intervento della Regione, sulla base del fatto che essendo Calolzio un Comune montano, ci dovrebbero essere le prerogative per l’ottenimento di una deroga. Questo comporterebbe dunque la concessione di una prima classe “piena” e non aperta in stile pluriclasse, come invece è stato stabilito dal provveditorato con l’assegnazione di due prime al Pascolo, altrettante a Foppenico e una a Sala.
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