Ambiente
Lunedì 01 Febbraio 2010
I frighi dei supermarket?
Più pericolosi delle borse
Secondo uno studio ambientalista britannico i gas usati nei refrigeratori delle grandi catene di supermercati danneggiano l'ambiente e il clima in misura superiore agli effetti provocati dalla borse di plastica. Sotto accusa i gas Hfc. Ma le alternative ci sono
I composti chimici rilasciati dai sistemi di refrigerazione contano per il 30% delle emissioni dirette dei supermercati, ma solo lo 0,5% dei negozi britannici hanno installato apparecchiature più verdi, si legge nel rapporto, eloquentemente intitolato "Chilling Facts" (Fatti Agghiaccianti).
Tra l'altro la ricerca, svolta tra le varie catene di supermercati britannici, se la prende con la catena "etica" Co-operative Group, che si classifica al livello peggiore tra i grandi gruppi. Eia ha avuto difficoltà a far crescere la consapevolezza del problema.
"I frigoriferi non sono sexy" spiega al quotidiano The Guardian Fionnuala Walravens, portavoce del gruppo ambientalista. "L'impatto ambientale della refrigerazione dei supermercati è un grosso problema, poco capito... Molto più grave di quello delle borse di plastica gratis". La EIA è preoccupata dell'utilizzo generalizzato degli idroflourocarboni (Hfc) come gas refrigeranti. I supermercati sono i maggiori emettitori industriali di Hfc, introdotti in tutta fretta negli anni Novanta come alternativa più sicura ai Cfc, clorofluorocarboni e agli Hcfc, idroclorofluorocarboni, responsabili del buco dell'ozono.
Gli Hfc non danneggiano lo strato d'ozono, ma hanno un forte potenziale di riscaldamento climatico. Una tonnellata di questi gas ha un effetto riscaldante pari a 3.900 tonnellate di Co2 su un periodo di 100 anni. E le normali perdite di gas che si verificano con l'uso e la manutenzione dei frigoriferi equivale a un miliardo di viaggi in auto al supermercato.
Ci sono alternative meno dannose agli Hfc, già adottati in Svezia, Danimarca e dalle grandi multinazionali come McDonalds e Coca-Cola. Ma i supermercati sono ancora indietro e l'Eia chiede loro di rinunciare agli Hfc entro il 2015 e di rimpiazzarli con altri composti meno dannosi, come la CO2 e l'ammoniaca.
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